ARRIVA ALLE MOLINETTE UN NUOVO LASER CHE GUARISCE IN UN GIORNO LA PROSTATA INGROSSATA CHE COLPISCE L’80 % DEGLI ITALIANI OVER 50

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laserdepthStruttura Complessa di Urologia  Azienda Ospedaliero Universitaria  Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Molinette Direttore Professor Bruno Frea 

A TORINO IL LASER SALVAPROSTATA

OBBIETTIVO : IN LISTA DI ATTESA MENO DI 6 MESI

ARRIVA ALLE MOLINETTE UN NUOVO LASER CHE GUARISCE IN UN GIORNO LA PROSTATA INGROSSATA CHE COLPISCE L’80 % DEGLI ITALIANI OVER 50 

Il reparto di Urologia dell’ospedale Molinette dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino diretto dal professor Bruno Frea è all’avanguardia in Piemonte con Greenlight laser che risolve definitivamente, in un solo giorno e in anestesia locale  (spinale) l’ipertrofia prostatica benigna – l’ ingrossamento della prostata  (IPB ) – , un disturbo che colpisce circa l’ 80 % degli italiani over 50. Dice il professore Frea, responsabile dell’Urologia :“ entro il 2014 arriveremo a ridurre le liste di attesa per l’IPB da 2 anni  a pochi mesi” . L’unità urologica torinese , già nota per l’uso di innovative tecniche chirurgiche mininvasive, si pone così tra i centri di riferimento in Piemonte e in Italia per la cura di questa patologia. Greenlight è ora in uso alle Molinette di Torino a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale

La Struttura Complessa di Urologia  Azienda Ospedaliero Universitaria  Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Molinette, diretta dal professor Bruno Frea,  è all’avanguardia in Piemonte con Greenlight laser, che risolve definitivamente, in un solo giorno e in anestesia locale  (spinale) l’ipertrofia prostatica benigna –  ingrossamento della prostata  (IPB ) – , un disturbo che colpisce circa l’ 80 % degli italiani over 50. Dice il professore Frea, responsabile dell’Urologia :“ entro il 2014 arriveremo a ridurre le liste di attesa per l’IPB da 2 anni  a pochi mesi”  L’unità urologica torinese, già nota per l’uso di innovative tecniche chirurgiche mininvasive, si pone così tra i centri di riferimento in Piemonte e in Italia per la cura di questa patologia. Greenlight si avvale di un nuovo laser “a raggio verde” che elimina il tessuto prostatico in eccesso, causa del problema.  in uso da gennaio 2014 alle Molinette di Torino a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.  

 

LA MALATTIA UROLOGICA MASCHILE PIÙ DIFFUSA  “L’ipertrofia prostatica benigna, in sigla IPB, è l’ingrossamento della prostata”, ricorda il professor Bruno Frea, ordinario di Urologia all’università di Torino e direttore della struttura complessa di Urologia Azienda Ospedaliera  Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Molinette. Frea è rientrato a Torino da poco più di un anno dall’azienda ospedaliera di Udine, dove ha prestato la sua opera per sette anni. Proprio alle torinesi Molinette aveva iniziato la carriera nel 1973 e da allora ha affiancato all’attività ospedaliera quella di docente universitario a Torino, Trieste, Milano e presso l’ateneo del Piemonte Orientale. E stato per due anni consulente della Divisione di Urologia dell’IEO di Milano e ha diretto la clinica Urologica dell’Ospedale Maggiore e della Carità di Novara. Considerato un vero “caposcuola”, ha avuto la soddisfazione di vedere chiamati negli Stati Uniti, a Chicago, molti suoi allievi.  Prosegue il professore: “L’ipertrofia della prostata è la malattia più diffusa negli uomini,  ed è destinata ad aumentare sempre di più a causa dell’invecchiamento della popolazione, tanto che in Italia si pone ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, seconda all’ipertensione arteriosa. L’IPB incide pesantemente sulla qualità di vita, con sintomi che vanno dalla difficoltà a urinare, all’insopprimibile urgenza – frequenza minzionale anche notturna, così da disturbare pesantemente il sonno di chi ne è vittima. Infine, nei casi più seri, porta alla completa ritenzione urinaria che richiede l’urgente ricorso al catetere per lo svuotamento della vescica. L’IPB determina anche disfunzioni sessuali, impotenza e problemi di eiaculazione”. Quando la prostata si ingrossa, ostacolando il passaggio dell’urina, è necessario togliere il tessuto in eccesso.

UN LASER AL POSTO DEL BISTURI  –  “La nuova metodica Greenlight, messa a punto negli Stati Uniti, sfrutta l’azione di un potente laser al tribolato di litio che vaporizza con precisione millimetrica solo l’eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in bollicine di vapore. L’intervento mininvasivo si effettua per via endoscopica in anestesia spinale e in one day surgery. La fibra laser, introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio, vaporizza con estrema precisione l’area interessata senza provocare sanguinamento. La maggior parte dei pazienti torna a casa dopo una  notte di ricovero e riprende le normali attività nel giro di  una settimana. Il laser verde non causa emorragie in quanto determina una coagulazione immediata dei tessuti, non causa incontinenza urinaria, impotenza ed evita le recidive”.

L’IPB RISOLTA IN UN GIORNO  Tra gli altri vantaggi di Greenlight figurano il minimo disagio dopo l’intervento, grazie anche all’assenza di sintomatologia dolorosa, l’immediata risoluzione dei sintomi, la ripresa immediata della minzione, il ricorso al catetere per meno di 12 ore –  contro le 72 della resezione endoscopica TURP -, la degenza di una sola notte (con evidente risparmio di posti letto e quindi di costi per il Servizio Sanitario) e ripresa della normale attività nel giro di una settimana. Greenlight per queste caratteristiche può aiutare concretamente a risolvere  l’emergenza prostata in Italia.

L’UNICO LASER CHE OPERA ANCHE CON ANTICOAGULANTI E PACEMAKER  Precisa il professor Frea: Rispetto alla TURP, l’intervento  chirurgico più impiegato negli ultimi 50 anni, che può causare emorragie e richiedere trasfusioni, Greenlight laser, grazie all’istantanea coagulazione dei vasi che evita sanguinamento,è l’unico trattamento che ci consente  di  operare in assoluta sicurezza anche pazienti ad alto rischio come quelli con malattie cardiovascolari ,della coagulazione e i  portatori di stent endocoronaci che non sono più costretti a sospendere la terapia  anticoagulante e/o antiaggregante (come invece avviene per gli interventi chirurgici tradizionali, TURP compresa e gli altri laser ).Il laser verde è anche indicato nei pazienti con pacemaker, perché evita il ricorso all’elettrobisturi, generatore di quelle onde elettriche che possono interferire con la stimolazione elettrica dei pacemaker cardiaci. Il ricorso a Greenlight sarà di importanza determinante in considerazione dell’aumento della popolazione affetta da ipertrofia prostatica e disturbi cardiologici  in terapia anticoagulante”.

IL SESSO E’ SALVO …E ANCHE LA COPPIA Greenlight tutela la potenza sessuale.  Sottolinea il professor Frea : “Nessun paziente sessualmente attivo ha sviluppato impotenza dopo l’intervento con Greenlight:  il laser non causa danni ai nervi dell’erezione, quelli che si trovano  a  ridosso  della prostata, non causa incontinenza ed evita recidive, a conferma che la metodica offre reale e definitiva soluzione per l’IPB”. Il nuovo laser rimuove il tessuto vaporizzandolo ed evita il ricorso – come invece avviene  nella resezione con  i laser  ad olmio e al tullio  –  alla frantumazione, attuata  con  un morcellatore (un vero e proprio “frullatore“ endoscopico) delle aree trattate, al fine di  poterle estrarre  dal canale uretrale, con possibili rischi correlati.

LISTE DI ATTESA, POSTI LETTO Vantaggi per i pazienti e per il Servizio Sanitario – Conclude il professor Frea : “Ogni anno in Italia vengono effettuati oltre 40mila interventi di IPB, 15mila dei quali con tecniche invasive, ricovero di 3-5 giorni e occupazione di letti per 52mila giornate. Con Greenlight in one day surgery si ha una sola notte di ricovero, e quindi l’occupazione cala a 13mila giorni: 39mila giornate-letto in meno. Ne conseguono riduzione dei tempi in lista di attesa che alle Molinette sono di oltre un anno , riduzione dei tempi di convalescenza e minore stress per il paziente. Minori costi per il SSN. La nuova tecnica laser impiegata con successo su più di 500mila pazienti nel mondo (alcune migliaia in Italia) è disponibile, a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale, presso 15 centri ospedalieri con una casistica di oltre 1000 interventi. A conferma di quanto detto, Frea ricorda che l’introduzione di Greenlight alle Molinette sta già permettendo di ridurre sensibilmente le liste d’attesa, grazie a un ritmo nel numero di interventi di IPB decisamente incrementato. Questo permette anche di raggiungere in un tempo minore il breakpoint, vale a dire il momento in cui si è recuperata la spesa per l’acquisto dell’apparecchiatura.

CINQUEMILA E CENTO INTERVENTI OGNI ANNO La Struttura Complessa di Urologia delle  Molinette di Torino  è stata potenziata con l’acquisizione delle più moderne tecnologie mininvasive alle quali si è ora aggiunto Greenlight laser per l’ipertrofia della prostata. La Struttura vanta oltre 5.200 interventi chirurgici all’anno. 4300 interventi in day surgery e 800 di chirurgia open, avvalendosi di 18 medici urologi.  I posti letto sono 21 per la degenza ordinaria, 16 di week surgery e 9 per il day hospital.  In totale 46 posti letto,  due sale operatorie per il day hospital, una per la chirurgia open e una sala operatoria per la chirurgia ambulatoriale. Abbiamo pazienti che provengono da tutta Italia.

 

ELENCO DEI CENTRI UROLOGICI IN PIEMONTE CHE UTILIZZANO GREENLIGHT LASER

 

Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Molinette tel. 0116336738

Ospedale San Luigi, Orbassano, TO  tel. 01190261-  CDC Sedes Sapientie, Torino tel. 011 819921 CDC Santa Caterina da Siena, Torino tel. 0118199211 Ospedale San Lazzaro, Alba tel. 0173316111-  Ospedale Santa Croce, Cuneo tel.  0171641111-  AO Maggiore della Carità, Novara tel. 03213731- Ospedale San Giacomo di Novi Ligure, AL tel. 0143332111

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