Diabete di tipo 2: abbassare colesterolo e controllare la pressione sanguigna non eludono declino cognitivo

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L’abbassamento intensivo del colesterolo e della pressione sanguigna nei pazienti piu’ anziani con diabete mellito di tipo 2 non riesce a ridurre il rischio di declino cognitivo collegato al disordine.

Sono questi i risultati di uno studio della Wake Forest School of Medicine pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine. In genere, i pazienti con diabete di tipo 2 sono a rischio declino cognitivo a causa del ridotto volume del cervello e dell’incremento delle lesioni nella materia bianca. Nel nuovo studio, che ha coinvolto 2977 volontari, non sono state riscontrate differenze significative nelle funzioni cognitive in seguito a interventi intensivi di abbassamento della pressione sanguigna oppure a causa del trattamento con fibrati nei pazienti il cui colesterolo era trattato con le statine.
Gli autori suggeriscono che queste terapia sono benefiche nel caso di altre condizioni, come ictus o malattie coronariche ma non hanno effetti significativi sul declino cognitivo senile legato al diabete di tipo 2

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