Farmaci cardiovascolari: rapporto AIFA li mette primi per consumo e acquisto

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Farmaci cardiovascolari: rapporto AIFA li mette primi per consumo e acquisto

Si conferma anche nei primi nove mesi del 2013 il trend degli ultimi anni in termini di categorie farmaceutiche piu’ consumate: sono stati infatti, ancora un volta, i farmaci per il sistema cardiovascolare i piu’ consumati e acquistati, con 486,6 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti e 48,1 euro pro capite, per un totale di quasi 3 miliardi di euro.

Complessivamente, tale classe costituisce il 42,3% del consumo totale di farmaci e il 19,8% della spesa farmaceutica. Lo si evince dal Rapporto Aifa sul consumo di farmaci nei primi nove mesi del 2013, presentato questa mattina. I farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo hanno occupato il secondo posto per quantita’ prescritte (178,5 dosi giornaliere ogni mille abitanti) e il quarto per spesa pubblica con 31,4 euro pro capite, per un totale di 1,8 miliardi di euro.Cardiac Globalmente (spesa convenzionata lorda e strutture pubbliche), questa categoria rappresenta il 15,5% del consumo totale di farmaci e il 12,9% della spesa farmaceutica. Al terzo posto della speciale classifica, troviamo i farmaci del sangue ed organi emopoietici occupano, con 129,4 dosi giornaliere prescritte per 1.000 abitanti e una spesa pari a 21,6 euro pro capite.
Complessivamente, tale classe costituisce il 11,2% del consumo totale di farmaci e il 8,9% della spesa farmaceutica pubblica.
I farmaci del sistema nervoso centrale (SNC) sono al quarto posto in termini di prescrizione (84,3 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) e al quinto per spesa pubblica con 24,6 euro pro capite.

Nel suo complesso, tale categoria di medicinali costituisce il 7,3% del consumo totale di farmaci e il 10,1% della spesa farmaceutica pubblica. I farmaci per l’apparato respiratorio, con 52,9 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti, si collocano al quinto posto per prescrizione con una spesa complessiva pari a 13,6 euro pro capite e costituiscono il 4,6% del consumo totale di farmaci e il 5,6% della spesa farmaceutica pubblica.

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