Trapianti: la biopsia al rene donato non è metodo corretto per rilevare affidabilità organo
Le biopsie effettuate per rilevare l’idoneita’ dei reni donati prima di un trapianto non costituiscono un metodo affidabile, secondo due nuovi studi pubblicati sul’ Clinical Journal of the American Society of Nephrology’ (CJASN).
I risultati suggeriscono che sono necessarie altre strategie per valutare quando scartare e quando favorire il trapianto di un rene da un donatore deceduto. La qualita’ dei reni donati e’ di fondamentale importanza per la longevita’ di un trapianto. I medici spesso utilizzano le biopsie renali per vagliare la validita’ degli organi prima di un intervento. Le ricerche condotte dall’Hennepin County Medical Center e dalla Yale University hanno scoperto che la qualita’ delle biopsie e’ in media bassa e che i risultati spesso sottostimano il danno renale realmente presente nell’organo.