Autostima: la prima cura preventiva raggiunta la terza età

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Autostima: la prima cura preventiva raggiunta la terza età

Avere fiducia in se stessi svolge un ruolo importante anche in età avanzata e aiuta a prevenire molte malattie. Lo studio che ribadisce l’importanza di sentirsi utili, stare bene con se stessi e avere autostima

La stima di sé influisce sulla salute, anche e soprattutto da anziani.

L’autostima è fondamentale. Per tale motivo insegnanti e genitori spiegano ai giovani la sua estrema importanza. Eppure, secondo uno studio condotto dalla Concordia University, avere fiducia in se stessi è un aspetto determinante anche in età avanzata. E non solo per quanto riguarda il ruolo che si svolge all’interno della società, ma anche per la salute.
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Aumentare l’autostima, secondo i ricercatori, può tamponare le potenziali minacce per la salute associate nel momento di transizione tra età adulta e anzianità.
Lo studio, guidato dai professori Sarah Liu e Carsten Wrosch dal centro della Concordia University per la Ricerca e lo Sviluppo Umano è stato recentemente pubblicato su Psychoneuroendocrinology.
Una delle loro ricerche precedenti era proprio impostata sui livelli di autostima, ma adesso sono riusciti a esaminare come tali livelli si modificano nel tempo su ogni individuo. Dai loro studi è emerso che quando diminuisce la fiducia in se stessi, aumenta il cortisolo, ovvero l’ormone dello stress. Allo stesso modo, quando la fiducia aumentava, diminuivano i livelli di tale sostanza. Questa associazione sembrava essere ancora più marcata nei partecipanti che avevano alle spalle storie di depressione o stress.

Per ottenere questi risultati, sono stati arruolati 147 volontari dai sessant’anni in su, in cui sono stati misurati i livelli di cortisolo, stress, autostima e sintomi vari di depressione nell’arco di quattro anni. La fiducia in se stessi è stata misura attraverso alcuni questionari standard, in cui veniva chiesto, per esempio, se il partecipante si sentiva inutile. Sono stati altresì presi in considerazione fattori personali come lo stato economico, lo stato civile, il livello di salute e il rischio di mortalità.
Al termine dello studio, i ricercatori hanno potuto dimostrare come il mantenimento dell’autostima o, meglio ancora, il miglioramento della stessa possa aiutare a prevenire molti problemi di salute.
«Poiché l’autostima è associata al benessere psicologico e la salute fisica, aumentare l’autostima sarebbe un modo ideale per aiutare a prevenire i problemi di salute più tardi nella vita», spiega Liu.

Ovviamente, come dice la stessa Liu, è più facile a dirsi che a farsi; però è senz’altro vero che «uscire fuori e farsi più amici o, più semplicemente, migliorare i propri sentimenti di autostima», sono misure importanti per avere un po’ di fiducia in se stessi.

«Migliorare l’autostima offre benefici reali per la salute anziani – continua Liu – La soluzione definitiva potrebbe essere quella di impedire che l’autostima vada in declino».
Come affermano gli stessi ricercatori, a livello attuale lo studio non è completo perché ha esaminato esclusivamente i livelli di cortisolo nel sangue. Tuttavia, in futuro si potrebbe ampliare al fine di rilevare, per esempio, l’impatto che ha sul sistema immunitario e di conseguenza sulla salute generale dell’organismo.

Certamente non è, e non sarà mai semplice avere fiducia in se stessi se non la si aveva fino al giorno prima, tuttavia è certo che con un po’ di volontà si possono fare grandi progressi. Se non per se stessi, almeno per la propria salute.

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