Boehringer Ingelheim annuncia i risultati di Fase III di totale eradicazione del virus dell’epatite C (SVR12) in pazienti coinfetti HCV/HIV trattati con faldaprevir
Al CROI 2014 presentati anche ulteriori risultati relativi alle interazioni farmacologiche fra faldaprevir e i farmaci anti-HIV più comunemente usati
L’FDA ha accolto la richiesta d’esame del dossier di faldaprevir per l’approvazione al suo impiego in regimi terapeutici d’associazione in pazienti con epatite C cronica
Ingelheim, Germania e Ridgefield, Connecticut (USA), 6 marzo, 2014 – Boehringer Ingelheim ha annunciato i risultati dello studio STARTVerso®4 in pazienti coinfetti HCV/HIV. Il 72% dei pazienti arruolati nello studio ha ottenuto la definitiva eradicazione del virus, SVR 12 (risposta virologica sostenuta dopo 12 settimane dal completamento della terapia).
I pazienti hanno assunto 120mg o 240mg di faldaprevir una volta al giorno e potevano ridurre la durata del trattamento da 48 a 24 settimane se rispondevano precocemente al trattamento (ETS), così come definito dal protocollo; tra tutti i pazienti randomizzati l’80% ha potuto beneficiare della durata di trattamento ridotta di 24 settimane e di questi l’’86% ha ottenuto la risposta virologica sostenuta dopo 12 settimane dal completamento della terapia. STARTVerso®4 è uno studio di Fase III che ha arruolato 308 pazienti con epatite C naïve al trattamento, o già sottoposti a precedente terapia, coinfetti con HIV, per valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco sperimentale faldaprevir in associazione a interferone peghilato e ribavirina (PegIFN/RBV).
“I risultati di definitiva eradicazione del virus, SVR12, ottenuti in STARTVerso®4 sono incoraggianti, soprattutto considerata l’inclusione di pazienti con cirrosi” – ha commentato Peter Piliero, MD, Vice Presidente Sviluppo Clinico e Medicina di Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, Inc., che ha aggiunto “il dossier con i risultati del nostro programma di studi clinici STARTVerso®, incluso lo studio sui pazienti coinfetti HCV/HIV, è stato inoltrato all’FDA per la richiesta di registrazione di faldaprevir”.
La risposta virologica sostenuta dopo 12 settimane di trattamento è stata raggiunta dal 71% dei pazienti nel gruppo con dosaggio di faldaprevir di 120mg, e dal 72% di quelli nel gruppo con dosaggio di 240mg. I risultati di risposta virologica sostenuta dopo 12 settimane di trattamento sono stati omogenei fra i pazienti, indipendentemente dal sottotipo di genotipo 1 (GT1a o GT1b) del virus dell’epatite C, presenza di cirrosi compensata, dosaggio del farmaco e durata della terapia con faldaprevir e con PegIFN/RBV. Un’analisi post hoc ha rilevato che la SVR12 è stata raggiunta dal 75% dei pazienti con variante Q80K e dal 71% dei pazienti che non presentavano questa variante.
Sono stati segnalati eventi avversi gravi in 32 pazienti (10%). Ad oggi, 24 pazienti hanno interrotto faldaprevir a causa di eventi avversi. Gli eventi avversi più frequenti in STARTVerso®4 sono stati nausea (37%), spossatezza (34%), diarrea (27%), cefalea (25%) e astenia (23%). I pazienti verranno seguiti sino alla 24esima settimana dalla conclusione del trattamento (SVR24).
Al CROI 2014, in presentazioni poster separate, gli sperimentatori hanno descritto i risultati delle analisi che hanno valutato le interazioni farmacologiche fra faldaprevir e i farmaci comunemente impiegati contro l’HIV, tra cui: efavirenz, atazanavir/ritonavir, darunavir/ritonavir, raltegravir e tenofovir. In tutte le analisi non è stato riscontrato alcun effetto clinicamente rilevante di faldaprevir sulla farmacocinetica degli altri farmaci anti-HIV impiegati nello studio. In STARTVerso®4 i pazienti che erano in terapia per l’HIV con inibitori di proteasi potenziati con ritonavir (darunavir o atazanavir) o con efavirenz sono stati arruolati nei gruppi con dosaggio di faldaprevir rispettivamente di 120mg e 240mg.
Aggiornamento sullo Sviluppo di Farmaci per l’Epatite C da parte di Boehringer Ingelheim
L’FDA statunitense ha ricevuto il dossier di faldaprevir che è attualmente in fase d’esame come componente di regimi antivirali per la terapia dell’epatite C cronica in pazienti adulti naïve al trattamento o precedentemente trattati in regimi a base di interferone, con cirrosi /epatopatia compensata o con infezione da HCV e HIV concomitanti. La decisione dell’FDA su faldaprevir è prevista per il quarto trimestre 2014.
La richiesta di approvazione inoltrata all’FDA si basa sui risultati ottenuti nel programma di studi clinici di Boehringer Ingelheim STARTVerso® (NCT01343888, NCT01297270, NCT01358864, NCT01399619) che ha compreso studi di Fase 3 che hanno valutato faldaprevir per 12 o 24 settimane in associazione a interferone peghilato e ribavirina (PegIFN/RBV). I quattro trial che compongono questo programma hanno incluso pazienti naïve al trattamento, già trattati e con infezione da HIV concomitante ad epatite C cronica di genotipo-1 (GT1). L’endpoint primario d’efficacia in tutti i trial STARTVerso®, è stato la risposta virologica sostenuta a 12 settimane, dopo la conclusione del trattamento (SVR12).
A novembre 2013, Boehringer Ingelheim aveva annunciato l’esame del dossier di faldaprevir da parte dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, per l’autorizzazione alla commercializzazione in Europa. Se approvato dalla Commissione Europea, faldaprevir potrebbe essere disponibile per la commercializzazione nell’Unione Europea nella seconda metà del 2014.
A seguito di un’analisi dei dati degli studi di Fase 3 HCVerso® 1 e 2 per il regime terapeutico d’associazione fra deleobuvir, faldaprevir e ribavirina, Boehringer Ingelheim ha deciso di interrompere lo sviluppo clinico dei regimi terapeutici per l’epatite C contenenti deleobuvir. Gli esami dei dossier su faldaprevir in corso da parte delle autorità regolatorie non sono interessati dalla decisione che riguarda i regimi contenenti deleobuvir.
Faldaprevir
Faldaprevir è un inibitore di proteasi ottimizzato di seconda generazione che Boehringer Ingelheim sta sviluppando nel trattamento dell’epatite C.
Faldaprevir è un farmaco sperimentale la cui sicurezza ed efficacia non sono state ancora confermate. Faldaprevir non è ancora stato approvato dall’FDA.
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Boehringer Ingelheim e il Virus dell’Epatite C (HCV)
In collaborazione con la comunità scientifica, il programma di studi clinici di Boehringer Ingelheim è stato strutturato in maniera rigorosa per trovare le risposte ai problemi che affliggono i pazienti con epatite C, compresi i casi più difficili da curare. Il programma di studi clinici cardine di Boehringer Ingelheim su faldaprevir come terapia dell’epatite C, denominato STARTVerso®, ha compreso quattro trial condotti in pazienti naïve al trattamento, precedentemente trattati e coinfetti HCV/HIV con epatite C cronica di genotipo 1.
L’epatite C è una malattia infettiva veicolata dal sangue e la principale causa di epatopatia cronica, trapianto di fegato e epatocarcinoma, che colpisce 150 milioni di persone nel mondo. Negli Stati Uniti sono 3,2-5,2 milioni circa le persone con infezione da HCV cronica. Dal 1999 c’è stato un aumento significativo della mortalità per epatite C cronica che ogni anno miete 15.000 vittime negli Stati Uniti.
STARTVerso® è un marchio registrato di Boehringer Ingelheim International GmbH.
Boehringer Ingelheim
Il Gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 140 affiliate e più di 46.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.
Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale. Mutua collaborazione e rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.
Nel 2012, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 14,7 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’area Farmaci da Prescrizione sono il 22,5% del fatturato netto.