Elasticità muscolare: scoperta la base del meccanismo

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Un team di ricercatori della Columbia University ha scoperto un meccanismo reversibile che aumenta l’elasticita’ muscolare.

Si tratta di una forma di memoria meccanica che regola l’elasticita’ dei muscoli sulla base della loro “storia” di stretching. Utilizzando microscopi a forza atomica altamente sensibili, gli studiosi hanno rilevato una reazione chimica che incrementa l’elasticita’ delle proteine muscolari.

Tessuto murino in fluorescenza
Tessuto murino in fluorescenza
La reazione si rivolge fondamentalmente a quelle molecole che sono state esposte ad una forza di stiramento. Queste conclusioni cambiano le nostre conoscenze sulle risposte dei muscoli allo stretching e che potrebbero portare allo sviluppo di innovative terapie per i disturbi muscolari. “Abbiamo scoperto un modo efficace per regolare l’elasticita’ muscolare”, ha spiegato Pallav Kosuri, responsabile principale dello studio pubblicato sulla rivista Cell. “Abbiamo osservato l’effetto prima a livello molecolare, arrivando man mano al tessuto umano”, ha aggiunto.

La ricerca si e’ soffermata in particolare sulla proteina titina, principale fonte dell’elasticita’ muscolare. Ed ha testato in che modo l’elasticita’ della molecola e’ influenzata dall’ossidazione, i cui livelli aumentano durante l’attivita’ muscolare come naturale conseguenza del metabolismo elevato. I ricercatori hanno cosi’ scoperto che la titina contiene un numero insolitamente alto di “hotspot” di ossidazione e che la maggior parte di questi siti soggetti ad ossidazione risulta nascosta dentro le pieghe molecolari e quindi inattiva.
Tuttavia, lo stiramento dei muscoli dispiega le “insenature” della titina, esponendo i punti caldi e inducendo la titina ad essere piu’ vulnerabile all’ossidazione e ad aumentare la sua elasticita’.

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