HIV: nuovo caso di guarigione con cure-lampo a base di antiretrovirali su neonato

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HIV: nuovo caso di guarigione con cure-lampo a base di antiretrovirali su neonato

Sottoposta a cocktail di antivirali nelle prime 4 ore di vita

Una cura-lampo a base di antiretrovirali, questa volta anche più rapida del precedente caso, porta la conferma che la replicazione del virus Hiv si può arrestare nei neonati che nascono sieropositivi. È il secondo caso dopo che il team del John Hopkins Children’s Center guidato dalla virologa Deborah Persau aveva tentato una cura di impatto con alte dosi di antiretrovirali in una bambina nata in Mississippi da una madre malata di Aids. In quel caso le cure furono somministrate nelle prime 30 ore dal parto e, cosa ancora più eccezionale la bimba, a distanza di un anno e mezzo e senza altre cure era ancora sieronegativa, vale a dire senza tracce rilevabili di carica virale. virus_HIV
La cura è stata ripetuta su una bambina nata in California, a Long Beach, ad aprile scorso sottoposta dopo appena 4 ore dalla nascita a una terapia con cocktail di tre farmaci antiretrovirali:AZT, 3TC, nevirapine. Dopo nove mesi la bambina è “funzionalmente” guarita. Così si indica, infatti, lo stato di chi non mostra tracce del virus nemmeno alle analisi del sangue più sofisticate, che esaminano Dna e Rna.

L’annuncio durante il congresso dedicato all’Hiv in corso a Boston. A parlarne è il direttore dell’Istituto Nazionale sulle malattie infettive Anthony Fauci che ha fatto sapere che altri 3 casi sono sotto osservazione e un’ulteriore sperimentazione partirà a breve su 60 neonati.

Due i motivi di entusiasmo. Troppi neonati, quasi 330mila nel mondo, soprattutto in Africa, nascono infetti nonostante sia possibile quasi azzerare il rischio fornendo cure antivirali alla mamma prima del parto, momento in cui è più probabile l’infezione. Per questi bambi ni la cura-lampo potrebbe essere determinante. Inoltre, la possibilità di esportare il concetto di cure precoci anche agli adulti a cui sia diagnosticata l’infezione tempestivamente. “I risultati conseguiti sui neonati – spiega Fauci – sono un’enorme prova del concetto per cui si può curare qualcuno sei si inizia il trattamento subito”.

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