Monito OMS all’Europa: entro il 2015 morbillo e rosolia dovranno essere eliminati

0
Logo-Sitip

Logo-SitipAd Antalya, Turchia, si chiude oggi il meeting dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per fare il punto sulla campagna di vaccinazioni nei singoli Paesi dell’UE: mancano i dati italiani. La Prof.ssa Susanna Esposito, Presidente della Commissione dell’OMS per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita, ribadisce l’importanza delle vaccinazioni e raccomanda alle famiglie di non abbassare la guardia. 

Milano, 20 marzo 2014 – Morbillo e rosolia dovranno essere eliminati in Europa entro il 2015: questo l’obiettivo prefissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E per poterlo raggiungere, l’OMS ha creato una Commissione ad hoc di esperti per attuare un Piano di prevenzione a livello europeo al quale hanno aderito 53 Paesi, tra quelli all’interno dell’UE e nel resto del mondo.

E il Congresso europeo di Antalya (WHO European Regional Meeting of National Immunization Programme Managers) è stata un’importante occasione per discutere proprio sullo stato attuale dei programmi di prevenzione di morbillo e rosolia nei singoli Stati. Tra i Paesi che non hanno ancora comunicato all’OMS i nominativi della Commissione che dovrà monitorare il Piano per l’eliminazione di morbillo e rosolia e che, quindi, non hanno ancora inviato i propri dati, inaspettatamente, mancava l’Italia. Insieme alla Bosnia, l’Albania, l’Ucraina, la Slovenia e pochi altri.

Dal Sistema di Sorveglianza Europeo risulta che da aprile 2012 a marzo 2013 sono stati registrati 8.127 casi di morbillo nei vari Paesi europei, tra cui la Francia (559 casi), l’Italia (523), la Romania (3.641) e il Regno unito (3.523).

Secondo i dati raccolti, l’88% dei casi di morbillo registrati nel nostro Paese ha riguardato persone che non erano state mai vaccinate: in particolare, i casi del 2013 hanno colpito soprattutto i bambini sotto l’anno di vita (che a quell’età non hanno ancora ricevuto il vaccino), quelli tra 1 e 4 anni e i ragazzi tra i 18 e i 25 anni.

“In Italia e in altri Paesi europei – sottolinea la Prof.ssa Susanna Esposito, Presidente della Commissione dell’OMS per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita e Presidente SITIP – il morbillo e la rosolia sono malattie ancora pericolose. Se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi prefissati dall’OMS ed ottenere, in breve tempo, un efficace aumento della copertura vaccinale è fondamentale il coinvolgimento della classe politica italiana. Il nostro Paese ha dato un grande contributo nell’eradicazione della polio a livello nazionale, lo stesso ci aspettiamo che faccia nell’attuazione del Piano di eliminazione di morbillo e rosolia”.

La vaccinazione trivalente (morbillo-parotite-rosolia), in Italia, è stata inclusa ufficialmente nel 1999 nel calendario nazionale delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, con indicazioni per la somministrazione della prima dose per tutti i bambini a partire dai 12 mesi compiuti e comunque entro il 15° mese di vita, e con l’introduzione di una seconda dose all’età di 5-6 anni.

Eppure, nel nostro Paese la situazione della copertura vaccinale rimane ancora complessa: se la copertura con la prima dose appare buona sebbene non ottimale (circa il 90%), quella della seconda dose è, invece, nettamente inferiore agli standard richiesti, anche perché è stata introdotta soltanto nel 2005. Questo il motivo per cui tanti adolescenti e giovani adulti non sono vaccinati o lo stati solo una prima volta.

“Per raggiungere l’obiettivo dell’OMS di eliminare morbillo e rosolia entro il prossimo anno ed eguagliare gli ottimi esempi di Stati Uniti e di alcuni paesi dell’America Centrale – prosegue Susanna Esposito – ogni Paese che ha aderito al Piano di Prevenzione dovrà dimostrare un livello di copertura vaccinale pari o maggiore del 95 per cento. Morbillo e rosolia potranno considerarsi malattie eliminate solo quando si constaterà la completa scomparsa di casi delle due malattie per un periodo di almeno 36 mesi dall’ultimo caso conosciuto. Inoltre, gli Stati partecipanti al Piano dovranno raggiungere il 95 per cento dei soggetti di età inferiore ai 40 anni vaccinati con due dosi di vaccino”.

Le vaccinazioni rappresentano una eccezionale scoperta che ha cambiato il volto della storia della medicina. Nonostante enormi passi in avanti siano stati compiuti fino ad oggi, ancora grande impegno si richiede a tutti i Paesi, compresa l’Italia, per poter centrare l’obiettivo della sconfitta del morbillo e della rosolia entro il 2015.

Il prossimo invio dei dati all’OMS da parte dei Paesi europei è previsto per il 31 luglio 2014 e il prossimo WHO European Regional Verification Committee Meeting si svolgerà nella prima settimana di novembre 2014.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *