Test genetici e terapie “su misura” per il carcinoma del colon retto metastatico

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merck_serono

merck_seronoMerck Serono lancia il nuovo sito Internet tematico www.mcrcbiomarkers.it

 

·         Il portale intende informare sui più recenti progressi nella personalizzazione della terapia  del carcinoma del colon retto metastatico

·         L’iniziativa viene presentata in occasione dell’European Colorectal Cancer Awareness Month che si svolge in tutta Europa nel corso dell’intero mese di marzo

 

Roma, 18 marzo 2014 – Merck Serono S.p.A., affiliata italiana di Merck Serono, divisione biofarmaceutica di Merck, annuncia il lancio in Italia di www.mcrcbiomarkers.it, il sito Internet di Merck che illustra il ruolo del biomarcatore RAS nella lotta al carcinoma del colon retto metastatico (mCRC). La sua identificazione ha portato allo sviluppo di uno strumento strategico nella definizione della terapia: il test RAS.

Con questa iniziativa, Merck Serono intende rispondere ad una esigenza di maggiore informazione sulle prospettive offerte da questa importante innovazione della ricerca in oncologia, attraverso contenuti multimediali, infografica e videoanimazioni.

Il sito Internet www.mcrcbiomarkers.it è stato realizzato per rendere più accessibile l’informazione sul test RAS, importante biomarcatore del carcinoma del colon retto metastatico.

Il lancio del portale avviene in concomitanza con lo European Colorectal Cancer Awareness Month, evento che prevede l’organizzazione di numerose iniziative in tutta Europa nel corso del mese di marzo 2014.

Il cancro del colon retto è la neoplasia più comune in Europa e, dopo il tumore al polmone, è la più frequente causa di morte nel Vecchio Continente1. Anche in Italia i numeri non sono rassicuranti: nel nostro Paese questa neoplasia è la più frequente, con oltre 54.000 nuove diagnosi nel 2013 e rappresenta la terza causa di decesso per cancro, dopo quello del polmone e della mammella2.

Ancora oggi, nonostante la rilevanza di questi dati, un paziente su quattro si presenta alla diagnosi quando la malattia è già metastatizzata, cioè diffusa ad altri organi.

 

Nel carcinoma del colon retto metastatico, il test RAS è fondamentale perché aiuta identificare quei pazienti che hanno maggiore probabilità di beneficiare di una determinata terapia, in base al profilo genetico del tumore. Se dal test la proteina RAS risulta non mutata (anche detta wild-type), potrebbe essere possibile bloccare, con una terapia mirata come cetuximab, la cascata di segnali che causano la crescita del tumore, riuscendo a ridurne le dimensioni.

“Negli ultimi anni – spiega il  Professor Fortunato Ciardiello, Professore Ordinario di Oncologia Medica della Seconda Università di Napoli – l’oncologia ha beneficiato dell’individuazione di biomarcatori predittivi che aiutano a determinare la risposta del paziente a specifici trattamenti antitumorali. Grazie ai biomarcatori è stato rivoluzionato l’approccio terapeutico ad alcune neoplasie, in particolare a quella del carcinoma del colon retto metastatico, per il quale lo studio dei geni RAS non mutati (o wild-type) ha consentito di mettere a punto trattamenti personalizzati, con un aumento significativo della sopravvivenza dei pazienti. Per sapere se un paziente potrà beneficiare di questa terapia personalizzata, è necessario effettuare il test RAS, cioè analizzare il tessuto tumorale nei laboratori di Anatomia Patologica, per conoscere lo stato dei geni RAS.”
“Merck Serono è costantemente impegnata nel migliorare la  conoscenza e la ricerca scientifica in oncologia – aggiunge la Dottoressa Alessandra Aloe, Medical Affairs Director di Merck Serono S.p.A. -. Anche questa nostra nuova iniziativa intende illustrare uno strumento chiave che ha cambiato l’approccio terapeutico ad una neoplasia grave, e ribadire il nostro impegno a diffondere presso l’opinione pubblica la cultura della cura giusta al paziente giusto.”

Bibliografia

1. Ferlay J, et al. Eu J Cancer 2010;46:765-81.

2. AIOM-CCM-AIRTUM, I numeri del cancro in Italia, Rapporto 2013

3. Van Cutsem E, et al. Ann Oncol 2010;21(Suppl 5):v93-7

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