Amianto: nasce il portale a disposizione di chi vuol denunciarne la presenza
Edifici, scuole, caserme, discariche, ma anche caldaie, condotte, cappe e serbatoi: da oggi i cittadini potranno denunciare direttamente all’Osservatorio nazionale amianto i siti contaminati presenti sul territorio nazionale e i manufatti sospetti mai bonificati.
Nasce il primo portale che consente di mandare una segnalazione in forma pubblica oppure anonima e costruire così la prima piattaforma nazionale georeferenziata. Dal 1 maggio, digitando l’indirizzo www.onaguardianazionaleamianto.it, si potrà effettuare una registrazione, indicare una posizione su una mappa geografica, inserire descrizione e fotografie. L’iniziativa è stata presentata oggi presso la sala stampa della Camera dei deputati dal presidente dell’Ona, Ezio Bonanni.
Ciascuna segnalazione verrà verificata dall’Osservatorio che ha creato un Dipartimento bonifica e decontaminazione dei siti ambientali e lavorativi: un gruppo formato da squadre di volontari che monitoreranno il territorio a caccia del ‘tesoro letale’ e che verranno formati con un apposito corso di formazione. L’Ona fornirà costantemente stime e mappe aggiornate sulla presenza del materiale killer sul territorio italiano. Il portale sarà utile non solo per individuare i luoghi su cui effettuare le bonifiche, ma anche per ricostruire le fonti di esposizione e quindi per accertare eventuali responsabilità in caso di patologie, indispensabili per ottenere il riconoscimento di rendite e prepensionamenti legati all’esposizione ad amianto.
“Il Piano nazionale amianto dell’Ona Onlus, presentato in occasione della seconda Conferenza internazionale sull’amianto che si è tenuta a Roma il 20 e il 21 marzo scorsi, è quindi operativo attraverso i dipartimenti che, valorizzando le energie personali e morali dei cittadini e degli associati, costituiscono il punto di riferimento e il centro di assistenza, innanzi alla incapacità dello Stato e delle altre istituzione di affrontare e risolvere il problema dell’amianto”, dichiara Bonanni.
Attraverso un’associazione che si basa sul volontariato si attua quindi il principio di sussidiarietà: i cittadini diventano controllori e si sostituiscono alle istituzioni nel monitoraggio, nel controllo e nella tutela di chi è vittima dell’amianto.