Fibrillazione atriale: antidolorifici l’accentuano, e fanno propendere a rischi cardiaci
L’uso degli antidolorifici e degli antinfiammatori e’ associabile a un elevato rischio di battito cardiaco irregolare (fibrillazione atriale) tra gli adulti piu’ anziani, secondo un nuovo studio pubblicato sul ‘British Medical Journal’.
La fibrillazione atriale e’ a sua volta collegata ad ictus, insufficienza cardiaca e ridotte aspettative di vita. La ricerca promossa da Bruno Stricker dell’Erasmus Medical Center ha monitorato regolarmente la salute cardiaca di 8.423 persone dai 55 anni di eta’ in su. La media di eta’ dei partecipanti allo studio era di 68,5 anni e piu’ della meta’ (58 per cento) era donna. Durante il periodo di monitoraggio, poco piu’ di tredici anni, 857 degli 8.423 partecipanti hanno sviluppato fibrillazione atriale, 261 dei quali non avevano mai utilizzato farmaci Fans mentre 554 li avevano assunti e 42 li stavano assumendo al momento della diagnosi.
L’uso frequente e’ stato associato al 76 per cento di rischio in piu’ di fibrillazione atriale rispetto alla non assunzione, dopo aver tenuto conto di altri fattori come eta’, sesso e problemi cardiovascolari. L’uso recente (nei trenta giorni dalla fibrillazione) e’ stato collegato a un 84 per cento di rischio in piu’ di fibrillazione atriale.