L’importanza delle tecniche di imaging nell’approccio diagnostico della cardiologia moderna

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logoAOUAl via a Napoli la XII edizione del Congresso Nazionale “Multi-imaging coronarico e cardiaco”

200 specialisti a confronto su stato dell’arte e prospettive per la scelta dell’iter diagnostico           più appropriato in cardiologia

Napoli, 16 aprile 2014 Il Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Ipertensione Arteriosa e Patologie Associate (Direttore: Prof. Giovanni de Simone) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ospita in questi giorni il XII Congresso Nazionale “Multi-imaging coronarico e cardiaco”: due giorni di approfondimento sul ruolo delle tecniche di imaging più appropriate nella diagnosi delle patologie cardiovascolari.

Durante il Congresso, aperto a 200 specialisti in Cardiologia e Medicina Interna, verranno illustrate le attualità e le prospettive diagnostiche dell’imaging cardiaco in numerose patologie cardiovascolari. Tra le principali: l’insufficienza mitralica e le nuove metodiche di trattamento chirurgico e parachirurgico; la fibrillazione atriale con un focus sui nuovi anticoagulanti orali, che rappresentano una novità nella prevenzione dell’ictus ad essa collegata, con un impatto importante sulla qualità di vita del paziente; la cardiopatia ischemica con un focus sui nuovi farmaci modulatori metabolici come la ranolazina;  cardiopatia ipertensiva; le cardiomiopatie e, nello specifico, la diagnosi differenziale per il ‘cuore di atleta’ e la cardiopatia ipertrofica, per ridurre la possibilità di morte cardiaca improvvisa; la diagnostica di imaging in medicina d’urgenza.

“Oggi sono disponibili numerose e diverse tipologie di imaging – afferma il Dottor Maurizio Galderisi, Direttore Scientifico del Congresso – ma è importante, per questo tipo di patologie, scegliere l’iter diagnostico più appropriato e avere i mezzi a disposizione per poter prendere la decisione migliore in base al rapporto costo/efficacia/rischi connessi alla tecnica di imaging utilizzata”.

Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che l’appropriatezza dell’iter diagnostico, reso possibile grazie alle metodiche di imaging disponibili, ha importanti effetti anche sulla terapia, ancor più nel paziente cardiopatico cronico. Ed è, infatti, questo l’intento del Congresso Nazionale “Multi-imaging coronarico e cardiaco”: favorire scelte di appropriatezza diagnostica sulla base di attente e ponderate valutazioni delle metodiche di imaging disponibili in termini di efficacia, di costo e di minor rischio dovuto all’esposizione del paziente.

“Tra le novità importanti di questa edizione del Congresso ci sono i Nuovi Anticoagulanti Orali per la prevenzione dell’ictus in pazienti con Fibrillazione Atriale che rappresentano un’innovazione terapeutica in campo cardiologico in quanto valida alternativa al warfarin in quanto non richiedono controlli ematici costanti, hanno scarsissime probabilità di interazioni con alimenti e altri farmaci, sono somministrati a dosaggio fisso, e presentano ridotto rischio di emorragie cerebrali rispetto alla terapia tradizionale – prosegue Galderisi –  Gli effetti di questi farmaci vengono anch’essi analizzati in relazione alle possibilità esplorative dell’imaging cardiaco”.

Infine, particolare attenzione merita la medicina d’urgenza e, in particolare, l’uso della ecografia in urgenza, metodica che permette di trattare in modo più appropriato i pazienti che arrivano nell’unità di Pronto Soccorso e di terapia intensiva. “Per questa branca specifica della medicina – conclude Galderisi – la metodica diagnostica e le capacità di decision making giocano un ruolo fondamentale in termini di buona riuscita dell’assistenza primaria e di adeguatezza del trattamento che ne consegue”.

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