Massimo rigore con chi infrange le norme sul farmaco

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FofiIl presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Agrigento, Maurizio Pace, interviene sull’indagine che ha portato a misure restrittive per alcuni farmacisti, a seguito di un’indagine su irregolarità nella cessione di medicinali soggetti a prescrizione

Agrigento, 11 aprile 2014 – “Attendiamo con rispetto l’esito del lavoro dei magistrati, ma fin d’ora possiamo garantire che l’Ordine dei Farmacisti ha collaborato e continuerà a collaborare con l’Autorità giudiziaria e con i Carabinieri dei NAS come è doveroso di fronte a episodi che rischiano  di gettare un’ombra di discredito su un’intera professione, che continua a svolgere il suo servizio ai cittadini ogni giorno con la massima dedizione”.

Così il presidente dell’Ordine di Agrigento e segretario della FOFI Maurizio Pace commenta l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento che ha riguardato, tra gli altri, quattro farmacisti. Il provvedimento è stato eseguito a seguito di un’inchiesta che ha riguardato alcune parafarmacie, gest ite da un titolare di farmacia, che secondo gli inquirenti vendevano medicinali soggetti a prescrizione, contravvenendo alle attuali norme sulla dispensazione. “Sono fenomeni preoccupanti, soprattutto in tempi di crisi, sui quali la rappresentanza della professione ha esercitato ed eserciterà la massima vigilanza. L’Ordine provinciale di Agrigento ha deliberato di dare incarico ai propri legali di costituirsi parte civile nel procedimento” conclude il presidente Pace.

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