Celiachia e gravidanza:l’importanza di una diagnosi precoce e della dieta gluten free
Milano, maggio 2014 – La gravidanza è un momento di cambiamenti, emozioni, paure e aspettative; un’esperienza intensa e totalizzante, che dovrebbe essere sempre vissuta con gioia e serenità. Certo, è normale avere delle preoccupazioni e i piccoli ostacoli che si incontrano, pensiamo alle nausee ripetute dei primi mesi di gestazione, fanno parte dell’avventura. Talvolta, però, cercare o riuscire avere un bambino diventa più difficile del previsto, a causa, ad esempio, di alterazioni nella fertilità o di aborti spontanei ripetuti, ma anche in caso di parti pre-termine e di un ridotto peso del neonato alla nascita. Problematiche differenti che, però, possono avere una possibile causa in comune: la celiachia non ancora diagnosticata.
Partiamo dall’inizio, cos’è la celiachia? La celiachia è un’intolleranza al glutine di origine genetica, caratterizzata da una reazione immunitaria al glutine, ovvero una proteina presente in molti cereali. Il glutine, nei soggetti caratterizzati da celiachia, porta a un’infiammazione cronica a livello dell’intestino con conseguente danno alla mucosa e scomparsa dei villi intestinali. In Italia, questa condizione è sotto diagnosticata e capita che una donna apprenda di essere celiaca quando cerca o aspetta un bambino. ( www.megliosenzaglutine.it )
Si può scoprirsi improvvisamente celiache? Assolutamente sì. Nell’adulto, e quindi anche nella donna in età fertile, diagnosticare la malattia celiaca non risulta sempre facile, perché oltre ai sintomi classici quali diarrea, dolori addominali e gonfiore intestinale, presenta anche dei sintomi “atipici” come anemia, osteopenia (ossia, la riduzione della massa ossea), e scomparsa delle mestruazioni.
Le cose cambiano quando si cerca di avere un bambino o con la gravidanza, due occasioni in cui i segnali della celiachia si intensificano. Tra le conseguenze della celiachia non trattata, nel periodo preconcezionale e durante i 9 mesi di gestazione, ci sono pericolose carenze di calcio, ferro e folati, rischio di malformazioni, problemi nello sviluppo scheletrico e anemia. L’assunzione di glutine da parte di una donna celiaca, ma inconsapevole, può essere responsabile, inoltre, di un alto rischio di aborto spontaneo entro la 12ma settimana di gestazione, oltre che a un aumentato rischio di nascita pretermine. In caso di dubbi, per evitare tali rischi gli specialisti di riferimento, il ginecologo e il gastroenterologo, possono prescrivere specifici esami per rilevare una possibile celiachia.
(http://www.policlinico.mi.it/malattiaceliaca/celiachia.html )
Una volta individuata la condizione di celiachia, mamme o future mamme celiache devono, poi, attenersi ad una dieta gluten-free. Oggi un’alimentazione senza glutine varia e gustosa è possibile
grazie ai prodotti gluten free per tutti i palati e di tantissime tipologie: secchi, pasta e pane, prodotti pronti, surgelati e dolci; quali, ad esempio, quelli di DS gluten free nel canale GDO e quelli di Schär in farmacia. (http://www.dsglutenfree.com/it/prodotti) (http://www.schaer.com/).
Da non dimenticare, infine, che la celiachia è una condizione riconosciuta dal SSN, perciò ai soggetti affetti è riconosciuto il diritto all’erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici senza glutine. Potete saperne di più consultando il sito dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) (http://www.celiachia.it/home/HomePage.aspx).
E neanche la vostra indipendenza sarà limitata! Viaggiare essendo celiache non è più un problema con http://www.glutenfreeroads.com, l‘applicazione che aiuta chi segue una dieta senza glutine a trovare facilmente ristoranti, pizzerie, bar, hotel e punti vendita in tutto il mondo.
Perciò, niente remore: è il momento di informarsi! Per vivere la gravidanza con responsabilità e serenità.
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