MALATTIE DEL CAVO ORALE: UN PATTO PER LA SALUTE Ottimizzazione nel SSN
La posizione della Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) sul tema “La complessità delle patologie associate”
Roma, 6 maggio 2014 – “100% cure: è lo slogan che FedEmo porta avanti da anni perché vengano colmate le differenze tra le Regioni per assicurare pari disponibilità di trattamento in Italia e, nel mondo, rendere accessibili le cure alla totalità dei malati emofilici. Quando parlo di trattamento e di cure mi riferisco anche al rapporto tra il paziente emofilico e le cure odontoiatriche: dalla prevenzione ai difetti della coagulazione fino alle Prestazioni Ambulatoriali Complesse (PAC), il paziente emofilico dovrebbe avere parità di trattamento in tutta Italia e il tutto il mondo”.
E’ quanto dichiara Romano Arcieri, Segretario Generale della Federazione delle Associazioni Emofilici, nel corso dell’evento “Malattie del cavo orale: un patto per la Salute”, che si tiene oggi presso l’Auditorium del Ministero della Salute a Lungotevere Ripa 1. L’incontro è organizzato da A.N.P.O. e daC.I.P.O.O.O.C.M.F. (Collegio Italiano Primari Ospedalieri di Odontoiatria, Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale). “Quando ero bambino – ha spiegato il Dott. Arcieri – non avevamo a disposizione profilassi o prodotti terapeutici per la cura dell’emofilia. Avevamo paura di “farci male” ogni volta che andavamo dal dentista per qualsiasi approccio invasivo. Tutto questo ha così condizionato le scelte di molti pazienti, che si sono sottoposti a cure dentarie con grande ritardo. Oggi abbiamo bisogno che le procedure invasive – come ad esempio gli impianti – che necessitano di una tecnica specifica e di un’adeguata copertura emostatica, siano effettuate all’interno di strutture con esperienza e competenze adeguate, e dove vi sia una stretta collaborazione tra lo specialista odontoiatrico e quello ematologico. Auspichiamo inoltre una maggiore informazione ai dentisti del territorio attraverso la divulgazione di materiale informativo definito tra l’odontoiatra e l’ematologo, oltre alla possibilità di sviluppare una rete di specialisti odontoiatrici di riferimento riconosciuti dalle Regioni: tutto questo creerebbe una vera e propria “rete di sostegno” ed innalzerebbe il livello delle cure offerte alla comunità emofilica in termini di appropriatezza”.
Proprio a seguito dell’esperienza su pazienti emofilici che necessitano di assistenza specifica in ambiente ospedaliero, il Dott. Francesco Riva, Primario chirurgia odontostomatologica Ospedale Eastman, ha proposto innovativi sistemi di memorizzazione anamnestica personalizzata su microchip protetti.
Davvero importante, il messaggio lanciato al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin: al titolare del dicastero di Viale Giorgio Ribotta si chiede di farsi portavoce di un’innovativa proposta, quella che prevede di unificare una risposta alla risoluzione delle malattie del cavo orale sia nell’aspetto della prevenzione che in quello clinico-terapeutico.
Al Ministro si chiede inoltre di pianificare a livello nazionale una task force per risolvere tutti questi problemi e, di concerto con la conferenza Stato-Regioni, di emanare delle linee guida di questa rivoluzione/evoluzione in una struttura gestionale sul modello della “Rete Assistenziale Integrata”.
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