Asma: casi raddoppiati in età pediatrica in 40 anni. Smog la causa principale
Lo smog nelle nostre citta’ aumenta senza che le politiche intraprese per arginare il problema diano risultati tangibili.
Anzi, l’inquinamento atmosferico sta danneggiando sempre piu’ la salute dei bambini. Ad esempio a Roma, “negli anni ‘70 la prevalenza dell’asma in età pediatrica era del 7%, oggi siamo al 13%. E nessuna malattia genetica e’ in grado di raddoppiare senza che ci sia un elemento scatenante”. A parlarne, in occasione dell’International Pediatric Workshop di San Pietroburgo, e’ stato Renato Cutrera, direttore dell’U.o.c. di Broncopneumologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
L’inquinamento ambientale, avvertono gli esperti, sta generando un aumento di casi di asma in tutto il mondo, Italia compresa. A influire “non sono solo le particelle rilasciate dalle autovetture – spiega Michele Miraglia Del Giudice, docente di Pediatria della Seconda Università di Napoli – ma anche quella che viene chiamata ‘sindrome dell’edificio malato’ e cioè quell’insieme di caratteristiche degli appartamenti moderni, nei quali ad esempio gli infissi non fanno passare e cambiare l’aria, come accadeva invece a casa delle nostre nonne piene di ‘spifferi’. Correnti che pero’ erano benefiche, perché creavano un ricambio e impedivano a detersivi, vernici e altre sostanze, che normalmente si trovano nelle case, di depositarsi e dar luogo ad allergie e asma”.
Oggi in Italia il 20% della popolazione in età pediatrica soffre di asma, ma il problema e’ destinato ad aumentare se non si interviene anche sullo stile di vita dei piu’ piccoli: “Sempre meno ragazzi oggi giocano all’aperto – evidenzia Cutrera – e vengono dunque esposti ai benefici 15 minuti di raggi solari al giorno necessari per la produzione di vitamina D. Di conseguenza, i livelli di questa sostanza nel sangue dei bambini stanno diminuendo, cosa che rappresenta un ennesimo fattore di rischio di asma. Per non parlare del fatto che un bimbo su 5 viene esposto al fumo di sigaretta”.
Il fumo ‘arriva’ ai bambini “non solo di ‘seconda mano’, respirando quello degli adulti – aggiunge Miraglia Del Giudice – ma anche di ‘terza mano’, anche solo abbracciando una persona che ha fumato e che porta sui vestiti sostanze rilasciate dalle sigarette”.
Insomma, la vita moderna porta con s’è lati positivi, ma anche negativi : “Grazie alle vaccinazioni, che sono importantissime, abbiamo salvato milioni di vite umane – spiega Cutrera – pero’ il sistema immunitario se non trova nemici con cui combattere, come le infezioni, può ‘switchare’ verso altri bersagli, dando luogo ad esempio ad allergie ed asma. La ricerca scientifica sta cercando di oltrepassare anche questo ostacolo, creando una sorta di ‘germi buoni’ che facciano lavorare il sistema immunitario in maniera ancora meno nociva”. Allo studio, dunque, sostanze probiotiche “da somministrare o ai bambini o ancora prima alle mamme in gravidanza per ridurre il rischio di problemi. I primi test su bambini asmatici sono già partiti e stanno dando risultati positivi”, conclude Miraglia Del Giudice.