Prostata: tumori mortali in netto calo
I dati del congresso nazionale della Siuro spiegano la diminuzione della malattia con il miglioramento dei sistemi predittivi e di diagnosi precoce
E’ una delle forme di cancro più diffuse tra gli uomini, ma sul tumore alla prostata arrivano buone notizie da XXIV congresso nazionale della Società italiana di urologia oncologica (Siuro), appena conclusosi a Bologna: in Italia sono in calo sia i nuovi casi che la mortalità.
Durante la tre giorni di congresso sono stati presentati nuovi farmaci, nuove tecnologie e particolare attenzione è stata posta sulla psico-oncologia, in linea con la filosofia della Siuro che mette il paziente al centro nelle scelte terapeutiche e nella cura di un carcinoma alle vie urinarie: “Non ci basta più curare solo il tumore, ma dobbiamo anche focalizzarci sulla qualità di vita del paziente, che deve diventare una priorità”, ha spiegato Giario Conti, presidente Siuro.
Per il 2015 sono attesi circa 35.000 nuovi casi, con una caduta rispetto a quelle che erano le stime degli anni precedenti legata al perfezionamento dei metodi predittivi e delle diagnosi precoci. Cala, inoltre, anche il tasso di mortalità causato dal carcinoma prostatico: “I dati parlano chiaro – ha sottolineato Conti – , un uomo su 16 con più di 50 anni è a rischio tumore. Ma anche se negli ultimi dieci anni il numero di nuovi casi è più che raddoppiato, la mortalità è in costante diminuzione, grazie a una maggiore prevenzione, nuove terapie e farmaci di ultima generazione”.
Secondo le ultime stime, infatti, in italia nel 2015 saranno 323.000 le persone con diagnosi di tumore alla prostata che sopravvivranno e il 50% dei 35.000 nuovi casi sono classificati a basso rischio. Per questi ultimi, quindi, si potrà così parlare di “sorveglianza attiva” e, forse ben presto, non sarà più necessario sottoporre tali pazienti a operazioni chirurgiche.