Carcinoma colon rettale: la media di 50 casi nuovi ogni 100 mila abitanti

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L’incidenza grezza del carcinoma colorettale nel nostro paese e’ di circa 50 nuovi casi per anno per 100mila abitanti; i tassi piu’ elevati si registrano nell’Italia centro-settentrionale con una maggior prevalenza per i tumori del retto nel sesso maschile.

Rappresenta il secondo tumore in ordine di frequenza per incidenza stimata sull’intera popolazione, con un tasso di 46,2% per 100mila persone negli uomini e del 40 per 100mila nelle donne. Tale tasso e’ pari a 200-250 per 100mila sopra i 75 anni, per un totale di 55mila nuovi casi in Italia nel 2013.colon_cancer Se ne discutera’ martedi’ 8 luglio durante il Congresso Nazionale ”Nuovi trend in chirurgia colo-rettale”, presso il Policlinico Tor Vergata di Roma. L’appuntamento e’ organizzato daAchille L. Gaspari dell’Universita’ di Tor Vergata, con partecipanti stranieri leaders in USA e UK ed italiani.

Due gli scopi del convegno: il primo e’ tecnico, ossia la messa a punto delle novita’ nel campo della terapia del cancro del colon e del retto, che e’ uno dei piu’ frequenti nella popolazione adulta, sia maschile che femminile; il secondo, invece, riguarda aspetti di organizzazione e di economia. Infatti, tenendo conto che l’Italia spende una frazione di PIL inferiore ai paesi dell’OCSE e dell’UE, occorre sensibilizzare per una migliore razionalizzazione della spesa, tagliando le spese improduttive e aumentando i finanziamenti per i centri di eccellenza, con maggiore riguardo per i centri oncologici, medici e chirurgici.

”In Italia l’oncologia e’ promettente e limitata allo stesso tempo – spiega Gaspari, Professore Universita’ di Tor Vergata di Roma, nonche’ Presidente Societa’ Italiana di Chirurgia Oncologica – Da un punto di vista culturale e tecnico, infatti, siamo nelle condizioni di confrontarci con le nazioni piu’ avanzate al mondo. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, invece, tutto e’ lasciato alla volonta’ delle singole regioni di creare reti oncologiche e di stabilirne criteri. Noi riteniamo che lo Stato e il Ministero della Salute debbano garantire, tramite direttive, uniformita’ e disciplina per tutti i centri di eccellenza. Non deve essere il cittadino ad impazzire nella ricerca di informazioni e soluzioni, ma spetta allo Stato creare un sistema di prevenzione e informazione corretta, tale da garantire una soluzione definitiva e senza controindicazioni”. Secondo gli ultimi dati, 40-50 su 100mila sviluppano il cancro al retto o al colon, per un totale di 50mila malati in Italia.

La maggioranza dei pazienti, circa il 50% arriva dal medico in uno stadio intermedio, solo pochi sono coloro che se ne accorgono prima. Oggi grazie ad un intenso programma di screening e diagnosi precoce circa solo un terzo del pazienti arriva in uno stadio ben piu’ grave. Nel resto del mondo il carcinoma colorettale rappresenta una delle principali cause di morbosita’ e mortalita’ per neoplasia: si riscontrano quasi un 1 milione di nuovi casi l’anno nel mondo. Allo stato attuale, nonostante questa neoplasia presenti elevati livelli di curabilita’ rispetto a quelle insorgenti in altri distretti dell’apparato digestivo, la sopravvivenza a 5 anni si attesta mediamente sul 40 – 50 %, potendo raggiungere l’80 – 90 % nelle forme precoci.

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