Recettori olfattivi: potremmo sentire profumi anche attraverso la pelle
Secondo un nuovo studio, la pelle può riconoscere i profumi grazie ai recettori olfattivi che sono presenti su di essa. Odorare non sarebbe dunque una prerogativa esclusiva del naso ma, in questo caso, vi è una ragione di salute e di promozione della guarigione
Non solo il naso, il senso dell’olfatto potrebbe avercelo anche la pelle. Sì, l’organo più esteso del corpo umano sarebbe in grado di riconoscere gli odori. Ma, in particolare, i profumi che possono essere salutari per se stessa e promuovere la guarigione in caso di problemi.
Che i recettori olfattivi non fossero un’esclusiva dell’organo del fiuto (o il naso) era già stato scoperto a suo tempo dal prof. Peter Schieberle, chimico presso l’Università Tecnica di Monaco, il quale aveva individuato la presenza di questi recettori anche nel cuore umano, in sangue e polmoni, riporta Discovery News.
Ma ora, un nuovo studio pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology e condotto dalla dott.ssa Daniela Busse e colleghi della Ruhr-Universität di Bochum (Germania), ha trovato che vi sono ben 5 diversi tipi di recettori olfattivi sull’epidermide della pelle umana. I ricercatori, dopo questa scoperta, sono anche riusciti a duplicare uno di questi recettori, chiamato OR2AT4.
I test condotti in laboratorio su cellule clonate di pelle, hanno poi mostrato una sorprendente attività. Utilizzando una versione sintetica di olio essenziale di sandalo – un rimedio impiegato sia come profumo che come rimedio medicinale da almeno 4.000 anni – i ricercatori hanno osservato come l’aspersione sulla pelle di questa sostanza abbia attivato le cellule olfattive e amplificato enormemente la produzione e la migrazione delle cellule, che è una caratteristica del processo di guarigione delle ferite.
Sebbene non è ancora chiaro quale sia il meccanismo che ha promosso l’efficacia dell’olio sintetico, gli scienziati ritengono che questo possa aver in qualche modo fatto interagire le cellule cutanee umane predominanti con le cellule nervose. Il motivo per cui è stato usato un olio sintetico di legno di sandalo è dovuto al costo piuttosto elevato dell’olio essenziale naturale, dato che è un prodotto molto raro, specificano Busse e colleghi. Tuttavia, anche in questo modo, l’effetto è stato evidente, suggerendo che la pelle è più influenzata dall’aroma che non dal tipo di sostanza utilizzata. Insomma, anche la pelle ha naso.