Alzheimer: scoperto il focolaio della proteina tossica
Ricercatori dell’Istituto europeo per la ricerca sul cervello (Ebri) guidati dal neurobiologo Antonino Cattaneo hanno individuato il sito in cui nascono i “mattoni” responsabili della formazione della beta-amiloide, la proteina tossica che soffocando i neuroni conduce alla demenza senile e all’Alzheimer.
Il team di Cattaneo, utilizzando una tecnica messa a punto negli anni ’90 dallo stesso Cattaneo, ha scoperto che i piccoli frammenti di Dna rilevanti nella malattia di Alzheimer, oligomeri patologici di Aβ, si aggregano precocemente dentro il reticolo endoplasmico, un labirinto di canali e membrane che circonda il nucleo della cellule. Gli oligomeri di Aβ sono specie tossiche coinvolte in maniera cruciale negli eventi precoci della malattia di Alzheimer.
Prima di questo studio, non si conosceva molto sulla loro formazione intracellulare a causa della mancanza di metodi selettivi per riconoscere e colpire queste strutture patologiche.
Grazie all’approccio sviluppato dagli scienziati dell’Ebri è stato possibile “fotografare” questa struttura in una cellula di criceto. Proprio il sito individuato si candida a diventare un “target nel trattamento dell’Alzheimer” perché permetterebbe terapie precoci della malattia.