E-CIG: esperto su Nature, regolamentare, non proibirle
“Consentire l’uso della sigaretta elettronica”, invece di limitarlo, per valutarne gli effetti sul campo. Una regolamentazione intelligente del settore dovrebbe infatti passare “non da una ricerca senza fine”, bensì dal “monitoraggio dell’utilizzo incentivato delle e-cig”.
La proposta, contenuta in una lettera su Nature, è firmata da Daniel Sarewitz, co-direttore del Consortium for Science, Policy and Outcomes dell’Arizona State University.
Pur ammettendo, in prospettiva, la necessità di definire delle regole anche per la sigaretta elettronica e di etichettarne gli ingredienti, lo specialista passa al sodo: già ora, assicura, si può dire che “se tutti i tabagisti americani ‘svapassero’, invece di fumare, potrebbero essere evitate circa 480 mila morti all’anno”.
“Una e-cig, in sostanza – osserva Sarewitz nel suo intervento, che appare di orientamento opposto a quello auspicato nei giorni scorsi dall’Organizzazione mondiale della sanità (divieto di vendita ai minori e di utilizzo nel luoghi pubblici) – permette a chi la usa di ‘appagare’ la propria dipendenza dalla nicotina (che non è cancerogena), e di godere del piacere del gesto di fumare, senza esporsi agli oltre 60 agenti cancerogeni, o alla maggior parte delle centinaia di sostanze chimiche tossiche, che respirerebbe bruciando tabacco”.