‘Navigare’ su internet allontana lo spettro del declino cognitivo e migliora la memoria
Le persone adulte e anziane che navigano su Internet pare siano più avvantaggiate nell’utilizzare in modo efficace la memoria, che ne beneficia di un miglioramento. L’attività digitale sarebbe utile anche per prevenire la demenza
navigare su Internet, specie per le perzone di mezza età e gli anziani, pare permetta di migliorare la memoria e prevenire il declino cognitivo.
Tra i diversi modi per migliorare la memoria pare ci sia anche il semplice navigare su Internet. E a beneficiarne maggiormente sarebbero le persone di mezza età e anziane che, spesso, sono poco alfabetizzate per quel che riguarda la cultura digitale.
Il vantaggio per la memoria, secondo un nuovo studio, deriva dalla promozione della capacità di impegnarsi, pianificare ed eseguire azioni digitali che questa attività richiede.
Lo studio, pubblicato sul The Journals of Gerontology, ha mostrato che l’alfabetizzazione digitale ha aumentato la provvista cognitiva del cervello o favorisce l’impiego di reti cognitive più efficaci atte a ritardare il declino cognitivo.
Gli autori hanno affermato che i Paesi in cui sono stati attuati interventi di politica in materia di miglioramento della DL (Digital Literacy) possono aspettarsi nei prossimi decenni tassi di incidenza più bassi per la demenza.
I ricercatori dell’University College London e della Universidade do Sul de Santa Catarina (Brasile) hanno coinvolto 6.442 soggetti di età compresa tra i 50 e gli 89 anni, appartenenti allo studio di coorte English Longitudinal Study of Aging (ELSA). Questi sono stati seguiti per otto anni, durante i quali sono stati sottoposti a test cognitivi e altre analisi per la salute cerebrale.
I dati raccolti e l’analisi di questi ha permesso ai ricercatori di stabilire che l’alfabetizzazione digitale (o DL), ma anche una migliore istruzione, hanno migliorato e ritardato l’eventuale insorgenza di declino cognitivo.
Per contro, le persone affette da insufficienza funzionale, diabete, malattie cardiovascolari e sintomi depressivi che avevano una scarsa alfabetizzazione digitale, mostravano una maggiore incidenza di declino cognitivo.
A conclusione dello studio i ricercatori ritengono che «l’alfabetizzazione digitale può contribuire a ridurre il declino cognitivo nelle persone di età compresa tra i 50 e gli 89 anni».