Sciroppo per la tosse: esaspera impulsività
I consumatori abituali di sciroppi per la tosse a base di codeina mostrano un’impulsività eccessiva causata da un deficit della materia bianca cerebrale. Lo studio che mostra come si possa diventare dipendenti da una sostanza, anche se “curativa”
Anche un semplice farmaco da banco, come lo sciroppo per la tosse, può causare dipendenza.
L’abuso di farmaci può essere sempre pericoloso. Questo lo sappiamo tutti. Spesso però si tende a pensare che i farmaci da banco siano pressoché innocui, quando, invece, è bene porre meticolosa attenzione anche all’utilizzo dei cosiddetti farmaci OTC (over the counter).
Uno studio recente mette in luce gli effetti avversi della codeina – un principio attivo presente nei farmaci da banco per la tosse. Il principio attivo, se usato spesso, porterebbe a un deficit della materia bianca cerebrale: un problema che è stato associato a una maggiore impulsività.
Utilizzando una tecnica d’Imaging (DTI-RM) è stata valutata la materia bianca nelle persone che assumevano spesso farmaci a base di codeina (CCS).
I deficit erano più evidenti in alcune zone del cervello, tra cui la zona fronto-occipitale, le regioni temporo-occipitali bilaterali e la regione frontale destra. Studi precedenti hanno dimostrato che tali anomalie si verificano nei pazienti affetti da dipendenza: che sia dipendenza da Internet, alcol o droghe pesanti come l’eroina. Ma non solo: come accennato in precedenza, il deficit della sostanza bianca è anche spesso associato a un aumento dell’impulsività.
Per arrivare a tale conclusioni è stata utilizzata la scala Barratt, altrimenti chiamata Barratt Impulsiveness Scale (BIS). I risultati ottenuti sono coerenti con gli studi condotti su tossicodipendenti da eroina e cocaina. Ovviamente, la gravità del problema è direttamente proporzionale al tempo, al dosaggio e alla frequenza di utilizzo dei farmaci a base di codeina.
Purtroppo gli antitussivi sono particolarmente diffusi in tutto il territorio ed essendo venduti senza ricetta medica non c’è sufficiente controllo su eventuali abusi.
Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Neuroradiology (AJNR) con il titolo “Abnormal White Matter Integrity in Chronic Users of Codeine-Containing Cough Syrups”.
Ricordiamo anche che l’American Academy of Pediatrics Committee on Drugs tempo fa suggerì che l’uso della codeina poteva essere dannoso per bambini affetti da patologie polmonari e infiammatorie. Quindi, non essendoci evidenze scientifiche a sostegno dell’uso obbligatorio della codeina, era consigliabile trattare la tosse semplicemente con l’assunzione di molti liquidi e soggiornando in luoghi umidi (da “Use of codeine-and dextromethorphan-containing cough remedies in children”. Pubblicato sulla rivista Pediatrics).
Insomma, anche l’uso di semplici farmaci da banco può essere pericoloso se non si sa come assumerli e quando assumerli. Anche se la vendita è libera, è sempre bene prima chiedere consiglio al proprio medico o, se impossibilitati, almeno al farmacista.