Chirurgia tiroidea: a rischio se in carenza di Vitamina D

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Chirurgia tiroidea: a rischio se in carenza di Vitamina D

I pazienti sottoposto a tiroidectomia hanno un’altissima probabilità di soffrire di carenza di vitamina D e, di conseguenza, di calcio

Interventi chirurgici alla tiroide possono causare una pericolosa carenza di vitamina D e calcio.
Un recente studio condotto a Detroit dai ricercatori dell’Henry Ford Hospital suggerisce che i pazienti sottoposti a tiroidectomia hanno un rischio molto elevato di vedere ridurre i livelli di calcio nel sangue. E le statistiche sono tutt’altro che ottimistiche: la carenza di calcio interessa almeno il 40% dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico.

«Il problema della carenza di vitamina D nei pazienti che si sottopongono a chirurgia della tiroide può potenzialmente influenzare sia la cura delle ghiandole paratiroidi durante l’intervento chirurgico che la gestione di calcio dopo l’intervento chirurgico – spiega il dottor Hamad Chaudhary del Dipartimento di Otorinolaringoiatria e chirurgia della testa e del collo dell’Henry Ford – Con il controllo di routine dei livelli di vitamina D in tutti i pazienti in attesa di intervento chirurgico alla tiroide, o testare selettivamente quelli a grande rischio, potremmo essere in grado di migliorare i risultati chirurgici e ridurre i soggiorni in ospedale».

Di norma l’asportazione chirurgica della tiroide viene eseguita in casi estremi, per esempio in caso di cancro, di gozzo o ipertiroidismo patologico. Questo genere di interventi, poi, viene eseguito in maggior misura nei soggetti di sesso femminile.

Dalle ultime ricerche scientifiche si ritiene che la carenza di vitamina D sia un elemento fondamentale nella comparsa di malattie gravi come cancro e disturbi cardiovascolari. La complicazione più nota è quella di una diminuzione eccessiva dei livelli di calcio nel sangue con la conseguenza di raddoppiare il rischio di sviluppare malattie pericolose e potenzialmente mortali.
«Bassi livelli di vitamina D ha ormai dimostrato di aumentare questo rischio, anche nel contesto di normali livelli di ormone paratiroideo post-operatorio – dichiara Michael Singer, direttore della Divisione chirurgica della tiroide e paratiroidi presso il Dipartimento di Otorinolaringoiatria e chirurgia di testa e collo dell’Henry Ford – Fornire la supplementazione di vitamina D per questi pazienti prima di un intervento chirurgico è un passo facile ed economico per rendere il loro intervento chirurgico più sicuro».

Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno esaminato a fondo i dati di oltre cento pazienti dell’Henry Ford Hospital sottoposti a tiroidectomia nell’anno 2013. Tutti sono stati operati dal dottor Singer sia a causa di problemi di natura benigna che maligna.

Prima di ogni intervento a tutti è stato analizzato il livello di vitamina D, di calcio sierico, calcio ionizzato e i livelli di ormoni paratiroidei.
Il 40% di loro aveva una carenza di vitamina D, e prima dell’intervento è stata prescritta una supplementazione di questa vitamina. Altri dettagli e i risultati completi dello studio sono stati presentati alla riunione annuale dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery (AAO-HNS) nella città di Orlando.

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