Epatite C: ipotesi di un fondo europeo per accesso ai nuovi farmaci
Un fondo speciale a livello europeo per garantire l’accesso ai nuovi ‘superfarmaci’ contro l’epatite C, straordinariamente efficaci ma anche molto costosi.
E’ la proposta che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin mettera’ sul tavolo del summit informale dei ministri della Salute europei, che si apre oggi a Milano. “Stiamo parlando di 5 milioni di cittadini europei”, ha ricordato il ministro. “Abbiamo una gamma di farmaci, il primo gia’ arrivato, poi altri tre, che permettono di guarire in 4 settimane”, ha proseguito il ministro, “il prezzo che pero’ l’industria sta continuando a proporre e’ insostenibile. Bisogna che di questo ci si faccia una ragione, sara’ un tema del semestre europeo.
Nessuno dice che le aziende non debbano ricavare un guadagno dall’investimento fatto, ma questo e’ stato gia’ ampiamente raggiunto. Abbiamo una pressione fortissima di malati, bisogna remunerare gli investimenti, ma allo stesso tempo il sistema sanitario deve garantire l’accesso a queste cure e farlo anche in tempo breve.
In questo momento stiamo dando cure compassionevoli, e quindi in questo momento le persone piu’ gravi sono trattate”. La richiesta alle aziende farmaceutiche, ha ribadito Lorenzin, e’ che “ci sia un prezzo piu’ ragionevole. Parliamo comunque di introiti di miliardi e miliardi di euro”. Contemporaneamente, “un fondo speciale e’ un opzione sul tavolo. Dovremo poi valutarla col ministero dell’Economia perche’ ovviamente parliamo di un piano che deve riuscire ad essere sostenibile per l’Italia e per l’Europa, e andra’ discusso con i ministri dell’economia di tutti i paesi”.