Sconfiggere il cancro, iniziando a camminare
Così il rischio di morire per un tumore al seno o alla prostata viene significativamente ridotto
Quando si lotta contro il cancro l’attività fisica è utile tanto quanto un potente farmaco.
A sottolinearlo sono gli esperti di Walking for Health, iniziativa inglese mirata a promuovere uno stile di vita più attivo attraverso un esercizio semplice e facilmente accessibile a tutti: il cammino. Secondo gli ultimi calcoli, effettuati per Walking for Health dall’associazione Macmillan Cancer Support e dall’organizzazione benefica britannica The Ramblers, è sufficiente camminare per 1,6 km a una velocità di circa 5 km all’ora per ridurre del 40% il rischio che un cancro al seno possa avere la meglio risultando fatale. In modo simile, per chi è affetto da untumore alla prostata questo tipo di attività fisica riduce del 30% il rischio di morire a causa del cancro.
Le stime, basate sulle linee guida della più importante voce in tema di salute nel governo britannico – il Chief Medical Officer – secondo cui ogni settimana dovrebbero essere praticati 150 minuti di attività fisica ad intensità moderata, possono essere lette anche in un altro modo: per ridurre, rispettivamente, del 40 e del 30% il rischio di morire a causa di un cancro al seno o alla prostata chi ne soffre dovrebbe camminare ad una velocità minima di 5 km all’ora per 20 minuti al giorno.
Come ricorda Macmillan Cancer Support, questa scelta permette anche di contrastare efficacemente effetti collaterali come la ritenzione idrica a livello delle braccia che può colpire le donne affette da tumore al seno e problemi come ansia, depressione, affaticamento, difficoltà motorie e variazioni di peso.
“Non possiamo continuare a tenere gli occhi chiusi di fronte a quella che si presenta come una soluzione molto semplice e ovvia”, ha sottolineato Ciaran Devane, direttore esecutivo di Macmillan Cancer Support, commentando le nuove stime.
“E’ sempre più chiaro – ha aggiunto Benedict Southworth, direttore esecutivo di The Ramblers – che camminare può fare la differenza per chi si sta riprendendo o convive con un cancro o altri seri problemi di salute”. Alla luce di questa consapevolezza secondo Devane l’esercizio fisico dovrebbe essere prescritto come parte integrante del percorso verso la guarigione dal cancro.