Premi per la ricerca SIF-AssoGenerici: quattro riconoscimenti in rosa

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assogenericiRoma, 15 ottobre 2014. Sono stati assegnati oggi i quattro riconoscimenti SIF-ASSOGENERICI che premiano, con 5.000 euro ciascuno, lavori di ricerca in farmacologia clinica condotti da giovani ricercatori. La cerimonia si è svolta nella suggestiva sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico sotto la guida del presidente della Società Italiana di Farmacologia, professor Francesco Rossi, e del presidente di AssoGenerici, dottor Enrique Hausermann. Il riconoscimento è andato a Carla Carnovale, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Università degli Studi di Milan, Silvia De Francia, del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche-Università degli Studi di Torino, Marzia Del Re, del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale-Università degli Studi di Pisa, Carmen Ferrajolo, del Dipartimento di Medicina Sperimentale-Seconda Università degli Studi di Napoli.

“Ci fa piacere di aver avviato un percorso di collaborazione anche con AssoGenerici, perché il tema dei farmaci generici/equivalenti e soprattutto dei farmaci biosimilari, è un argomento molto importante in cui la SIF potrà dare senz’altro il suo contributo scientifico. A tale proposito, ricordo che a luglio di quest’anno è apparso sul sito della SIF il nostro working paper, che rappresenta l’attuale posizione della SIF relativa ai farmaci biotecnologici e biosimilari alla luce delle odierne evidenze. Inoltre, voglio ringraziare AssoGenerici, che come hanno fatto altri attori del sistema industriale privato, ha voluto devolvere alcuni premi per aiutare i giovani farmacologi a svolgere attività di ricerca” ha commentato il presidente della SIF.

Dal canto suo, Enrique Häusermann, presidente di AssoGenerici si è augurato che “questo premio sia solo una di molte ricadute concrete della collaborazione tra la SIF e l’associazione dei produttori di farmaci equivalenti. Per chi come AssoGenerici rappresenta un’importante realtà produttiva in un settore strategico come quello del farmaco, riteniamo sia doveroso sostenere la ricerca italiana, in particolare quella dei giovani, come garanzia di continuità di una importante tradizione scientifica e come premessa alla ripresa e allo sviluppo del paese”.

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