Caffè: alleato contro il diabete di tipo 2
Il caffè avrebbe un effetto protettivo per l’organismo che contrasta lo sviluppo del diabete di tipo 2, la forma insulino-resistente.
È quanto emerge da una serie di studi raccolti dall’’Institute for Scientific information on Coffee nel suo rapporto annuale. Gli studi più recenti indicano che il consumo di tre o quattro tazze di caffè al giorno, comparato con il consumo nullo o inferiore a due tazze al giorno, può essere associato a una riduzione approssimativa del 25% dello sviluppo del diabete di tipo 2.
“Il sospetto che fra consumo di caffè e diabete di tipo 2 potesse esistere una relazione inversa, nel senso che i soggetti sani, consumatori abituali di caffè, fossero protetti dalla malattia rispetto ai non consumatori, era già emerso – spiega Pietro Migliaccio, presidente della SISA – da studi pubblicati intorno al 2003-2004, studi che peraltro non chiarivano del tutto la situazione, pur dando la possibilità, se non altro, di escludere qualsiasi relazione negativa fra caffè e rischio di malattia diabetica”.
Lo studio ha anche indicato che probabilmente la caffeina non è il fattore responsabile di questo effetto. Una recente meta-analisi suggerirebbe che sia il consumo di caffè con caffeina sia di quello decaffeinato, è associato a un minore rischio di sviluppo del diabete di tipo 2. Gli studi hanno messo anche in luce “l’identificazione di alcuni dei possibili meccanismi di questa protezione, quali un miglior controllo del danno cellulare – continua l’esperto – da parte degli antiossidanti presenti nel caffè ed una riduzione delle concentrazioni di glucosio ad opera dell’acido clorogenico”.