Cancro alla laringe: superato bene da 6 pazienti su 10

In Italia il 60% dei pazienti con cancro alla laringe guarisce dalla malattia. E la percentuale sale a oltre il 90% se la patologia viene diagnosticata allo stadio iniziale.
All’inizio degli anni ’90, invece, solo il 50% dei malati sconfiggeva la neoplasia. ”Si tratta della piu’ diffusa e frequente forma di tumore della testa-collo – ha spiegato Giuseppe Spriano Presidente nazionale della Societa’ Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCf) in un seminario tenutosi oggi -. Ogni anno queste neoplasie colpiscono 12.000 italiani e il loro numero e’ in aumento a causa anche di comportamenti scorretti sempre piu’ diffusi.

La diagnosi di sospetto tumore della laringe viene di solito svolta dallo specialista Otorinolaringoiatra con una visita accompagnata da una fibrolaringoscopia. ”Si utilizza uno strumento a fibre ottiche sottile che, introdotto nella gola del paziente attraverso il naso, permette di vedere le corde vocali e le altre strutture della laringe – sottolinea il prof. Spriano -. In caso di sospetto clinico si effettuera’ una biopsia”. Il bisturi rappresenta in molti casi la soluzione definitiva contro la malattia. ”Oggi le operazioni sono meno invasive – prosegue Spriano -. In passato l’unico intervento possibile era la laringectomia totale, cioe’ l’asportazione completa della laringe che provocava la perdita della voce e la tracheotomia definitiva per la respirazione. Oggi grazie alla chirurgia endoscopica e’ possibile rimuovere tumori poco estesi, utilizzando il laser attraverso la bocca. Negli ultimi due anni e’ stata introdotta anche la chirurgia robotica, che permette di eliminare il cancro inserendo due piccole mani chirurgiche attraverso la bocca del paziente. Queste replicano i movimenti dello specialista che si trova invece ad una consolle operatoria distante dal paziente”.