Diabete: un “angelo custode” hi-tech protegge i bimbi dai “capricci” della glicemia
Oggi, grazie ad uno smartwatch è possibile tenere sotto controllo 24 ore su 24 la glicemia di un bambino con diabete anche quando è a scuola, al parco, al cinema. L’idea è nata negli Stati Uniti da un gruppo di genitori di bimbi con diabete di tipo 1 riuniti in una community online e decisi a sfruttare le tecnologie già esistenti – il Cloud, la Rete, i dispositivi per il monitoraggio della glicemia – a vantaggio dei più piccoli. In prossimità della Giornata Mondiale del Diabete, il 14 novembre, riprendendo il progetto NightScout, Movi lancia in Italia il progetto iMove: un kit interamente preconfigurato da ingegneri specializzati che potrà rendere più semplice la vita dei bambini e più serena la giornata dei genitori, perché permette di sapere in tempo reale se il bambino sta andando incontro a una discesa o a una risalita glicemica e quindi di intervenire tempestivamente per evitare conseguenze anche serie per la sua salute.
Milano, 8 novembre – Un sensore sottilissimo, una nuvola elettronica e uno smartwatch possono venire in soccorso dei bambini con diabete di tipo 1 e dei loro genitori. Questo tipo di diabete impone, infatti, il controllo dei valori della glicemia più volte al giorno per poter impostare in modo accurato la terapia con insulina. I bambini e gli adolescenti con diabete tipo 1 sono dunque, loro malgrado, sorvegliati speciali di giorno e di notte. Colpa delle discese e delle salite improvvise degli zuccheri nel sangue che possono presentarsi mentre il bambino è a scuola, in palestra, al parco o sta dormendo e avere conseguenze anche gravi, fino alla perdita di coscienza.
La soluzione per rendere più semplice la vita dei bambini e serena la giornata dei genitori è oggi a portata di mano, anzi di polso. Collegare via Cloud – una “nuvola” elettronica che fa da archivio virtuale – il dispositivo per il monitoraggio continuo del glucosio nel sangue del bambino allo smartphone, al tablet, al pc e persino a uno smartwatch allacciato al polso dei genitori. In questo modo, ovunque si trovi il bambino, mamma e papà possono sapere in tempo reale l’andamento glicemico e intervenire tempestivamente in caso di variazioni importanti della glicemia evitando conseguenze potenzialmente pericolose per la sua salute.
Nata negli Usa dall’esperienza di un gruppo di genitori intorno al progetto Night Scout, l’idea ha avuto subito successo perché permette di sfruttare tecnologie già esistenti mettendole in comunicazione tra di loro grazie alla Rete. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, il prossimo 14 novembre, Movi – azienda italiana che distribuisce da più di 10 anni dispositivi ad alto profilo tecnologico per la gestione del diabete – lancia anche in Italia il progetto iMove.
iMove è un kit “Plug&Play” preconfigurato, che attraverso il Cloud, connette il dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia (continuous glucose monitoring – CGM) indossato dal bambino a qualsiasi dispositivo connesso ad internet. I valori della glicemia raccolti da un sensore sottilissimo posto sotto la cute del bambino vengono consegnati ogni 5 minuti ad un portale web protetto da password a cui solo i genitori o il diabetologo possono accedere attraverso il dispositivo o i dispositivi prescelti: il Pc di casa o dell’ufficio, il tablet, lo smartphone e lo smartwatch. I livelli di glicemia del bambino vengono misurati e trasmessi 24 ore su 24 fino a 288 volte in una giornata. Ma è soprattutto quando il bambino è fuori casa che il sistema dimostra la sua forza. Se mentre è a scuola la glicemia del bambino scende pericolosamente sotto i valori di sicurezza, i genitori ricevono sullo schermo dello smartwatch un avviso con una vibrazione e possono così allertare tempestivamente gli insegnanti.
“L’ipoglicemia è la complicanza più insidiosa e temibile nei bambini con diabete di tipo 1, quella forma di diabete caratterizzata da una totale insulinocarenza e che quindi necessita della somministrazione di insulina per via sottocutanea per controllare le variazioni della glicemia in modo sicuro. Per questo stretti controlli della glicemia più volte al giorno sono indispensabili. Spesso, infatti, il brusco calo di zuccheri nel sangue – spiega la dottoressa Ivana Rabbone, diabetologa pediatra dell’Ospedale Regina Margherita di Torino – non si manifesta immediatamente e in modo esplicito. Nei casi più gravi si può arrivare fino alla perdita di coscienza e al coma. Eppure, nella maggioranza dei casi, basterebbe intervenire con un succo di frutta o un paio di caramelle per evitare queste conseguenze”.
Molto spesso i genitori vivono con ansia la condizione del bambino, soprattutto quando non è con loro, e le preoccupazioni si ripercuotono anche sull’autonomia e sulla libertà dei più piccoli.
“I bambini con diabete di tipo 1 possono alimentarsi come i bambini senza diabete, purché si rispetti una corretta alimentazione, e possono fare sport. Il movimento e l’attività fisica sono sempre consigliati – continua Rabbone – perché favoriscono il compenso metabolico e aiutano l’organismo a regolare i valori della glicemia. Inoltre, in tutte le occasioni di socializzazione fuori casa il bambino aumenta la fiducia in sé stesso e impara a controllare il diabete. Per questo una tecnologia discreta che permetta di accompagnare il bambino, soprattutto nella prima fase della sua vita scolastica e fuori casa, facendolo sentire sicuro ma non ipercontrollato è un ottimo strumento. Consente di dare ai genitori – conclude la dottoressa Rabbone – l’opportunità di vivere con minori preoccupazioni durante la giornata, di prevenire i rischi di variazioni glicemiche pericolose per il bambino e di dargli la spensieratezza che merita in questa fase della sua vita”.