Latte materno: contiene cellule staminali importanti per lo sviluppo del neonato

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Identificate già da tempo ma non se ne conosceva la funzione. Uno studio svela le loro capacità di integrarsi nel corpo del nascituro

Un motivo in più per allattare al seno. Anche se la ricerca per ora è stata effettuata nei topi non c’è motivo di credere che nell’uomo i risultati siano differenti. Nel latte materno le staminali ci sono ed hanno una precisa funzione: integrarsi nel corpo di chi lo assume e svolgere un ruolo attivo nello sviluppo dei diversi tessuti che compongono il corpo. Ad affermarlo è una ricerca presentata nelle scorse settimane in occasione del National Breastfeeding and Lactation Symposium di Londra.
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Cosa sono le staminali
Le staminali sono cellule che, potenzialmente, se opportunamente guidate possono trasformarsi in qualsiasi tessuto del corpo umano. Negli ultimi anni la ricerca su di esse si è intensificata notevolmente. Oggi, seppur per poche malattie, esistono efficaci trattamenti a base di staminali. Con il termine “staminale” però non si intende una sola tipologia di cellula. Più si sono migliorate le tecniche di indagine molecolare e più se ne stanno scoprendo di differenti tipi. Poco più di 5 anni fa sono state identificate alcune staminali proprio nel latte materno. Sino ad oggi però mai nessuno era riuscito a seguirne il percorso e a verificarne la loro effettiva funzione.

Cellule “taggate”
Per raggiungere lo scopo i ricercatori della University of Western Australia hanno creato dei topi contenenti un gene, dal curioso nome Td-Tomato, capace di donare alle cellule colore rosso se sottoposte a fluorescenza. Le femmine così modificate sono state messe nelle condizioni di allattare topi non modificati. In questo modo è stato possibile seguire le cellule staminali all’interno dei piccoli. Una sorta di etichettatura.

I risultati
Dalle analisi dei ricercatori australiani è emerso che nei topi ormai diventati adulti erano presenti, circolanti a livello sanguigno, alcune cellule originarie del latte materno. Un dato importante che indica che queste cellule, quando ingerite dal piccolo alimentandosi al seno della madre, raggiungono l’intestino e vengono regolarmente assorbite. Non solo, attraverso un’altra particolare tecnica è stato possibile visualizzare l’effettiva funzione di queste cellule. Nei topi adulti le cellule derivate dalle staminali del latte sono state trovate sia nel cervello, a dare neuroni, sia nel fegato a formare epatociti. Risultati importanti che, se comprovati nell’uomo, sarebbero un’ulteriore conferma della bontà dell’allattamento al seno

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