Patata OGM, per eliminare la tossicità dell’ingrediente che emerge alle alte temperature del fritto
Eliminare un ingrediente potenzialmente dannoso che emerge alle alte temperature necessarie per friggere le patatine.
E’ questo l’obiettivo della patata geneticamente modificata che potrà essere coltivata a scopi commerciali negli Stati Uniti grazie al via libera di ieri del dipartimento americano dell`Agricoltura (Usda). Si chiama Innate, letteralmente (e ironicamente) “naturale”.
Il Dna della patata è stato alterato in modo da far produrre minori quantità di un agente chimico, l`acrilammide, che ad alte temperature potrebbe essere cancerogeno per gli umani (i test dimostrano che lo è per i roditori).
Il tubero modificato inoltre non rischia di sviluppare le macchie scure che generalmente si trovano nella versione naturale, una caratteristica da tempo cercata in ambito commerciale. Il motivo? Le patate che subiscono colpi durante la spedizione e l’immagazzinamento non sono più utilizzabili.
Non a caso la nuova patata è stata sviluppata da J. R. Simplot, con sede in Idaho, uno dei più grandi produttori di patate negli Stati Uniti nonché uno dei principali fornitori di patatine congelate per McDonald`s. Essa verrà usata da gruppi alimentari e catene di ristoranti ma c’è già chi sta facendo pressione sul colosso dell’hamburger affinché non la utilizzi.