Scompensi cardiaci: entro il 2020 il numero di persone affette è destinato a raddoppiare
Entro il 2020 il numero delle persone affette da scompenso cardiaco potrebbe raddoppiare.
Questo, in estrema sintesi, uno dei dati emerso durante il meeting “Heart Failure at Crossroads”, organizzato da FROM e dall’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini. Lo scompenso cardiaco rappresenta una pandemia globale che colpisce ventisei milioni di persone nel mondo e determina milioni di ospedalizzazioni. Oltre il 2 per cento della popolazione mondiale soffre di scompenso cardiaco.
Si stima che i malati siano 15 milioni in Europa e circa un milione nel nostro Paese, un quarto dei quali di eta’ inferiore ai 65 anni. “Oltre i 65 anni lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale: anche per questo e’ considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo”, ha detto Antonello Gavazzi, cardiologo di FROM Fondazione per la Ricerca Ospedale Papa Giovanni XXIII.
“Lo scompenso cardiaco – ha continuato – e’ la seconda causa di ricovero ospedaliero, dopo il parto naturale, con costi altissimi per il Servizio Sanitario Nazionale: ogni anno vengono spesi per i ricoveri ospedalieri con diagnosi di scompenso oltre 500 milioni di euro, pari a circa il 3 per cento dei costi totali del Sistema Sanitario Nazionale. Una delle iniziative per ridurre la mortalita’ e’ la creazione di strutture specialistiche”.