La pillola non teme l’inverno
Molte donne sono convinte che il freddo – per ora ancora assente – possa provocare interazioni negative con la contraccezione ormonale. Il professor Vincenzo De Leo, membro della Società Italiana della Contraccezione (SIC), scende in campo per sfatare i falsi miti più popolari legati alla pillola e… alla neve.
Roma, 22 dicembre 2014 – Per ora il freddo non ha ancora fatto capolino, ma, secondo le previsioni meteo, sarebbe dietro l’angolo. Molte donne che assumono contraccettivi ormonali temono che estrogeni e progestinici siano in grado di peggiorare il loro stato di salute quando la colonnina del mercurio si abbassa. Falsi miti molto popolari sul web che abbiamo sfatato uno dopo l’altro con l’aiuto del professor Vincenzo De Leo, Direttore del Centro per la Diagnosi e la Cura della Sterilità di Coppia del Policlinico Di Siena e membro della Società Italiana della Contraccezione (SIC).
- “La #pillola fa venire la #couperose, soprattutto se fa #freddo”. Falso. “La couperose è una lesione cutanea tipica del volto causata da un fenomeno di vasodilatazione che il freddo peggiora” spiega il professor De Leo. “La contraccezione ormonale” continua “non c’entra proprio nulla, anzi: le nuove formulazioni, grazie agli estrogeni e ai nuovi progestinici in essa contenuti, è un’alleata sicura della donna che vuole avere una bella pelle e che desidera combattere anche i fenomeni di iperandrogenismo quali acne, irsutismo e seborrea”. In passato con le vecchie pillole che contenevano progestinici di derivazione androgenica era stata ipotizzata un’azione negativa .
- “La #pillola al #freddo perde la sua #efficacia contraccettiva”. Falso. “Entro i 25 gradi i farmaci di qualsiasi tipo si conservano benissimo” puntualizza il ginecologo della SIC. Che aggiunge: “Il problema può essere, al contrario, un caldo eccessivo che ci costringe a conservare alcuni tipi di medicinali addirittura in frigo”.
- “La #pillola può peggiorare la #sindrome di Raynaud”. Falso. “Si tratta di un fenomeno di vasocostrizione periferico scatenato dal freddo, ovvero di riduzione del diametro dei vasi sanguigni, che non può essere in alcun modo influenzato dalla contraccezione ormonale” esclude il professor De Leo. “Da questo punto di vista le donne devono stare assolutamente tranquille in quanto la pillola aumenta la vasodilatazione periferica” rassicura.
- “La #pillola assunta d’#inverno fa venire i #crampi alle gambe”. Falso. “I crampi sono principalmente dovuti alla mancanza o alla riduzione di potassio e magnesio e non vi è alcuna correlazione negativa con i contraccettivi ormonali” mette in evidenza lo specialista. “A dirla tutta, è un flusso mestruale molto abbondante che può incidere negativamente su questi due elementi” chiarisce “e dunque la pillola può rappresentare un’alleata della donna: la riduzione del flusso e in qualche caso l’amenorrea determinate dai contraccettivi ormonali sono in grado non solamente di arginare l’anemia da ferro, ma anche di aiutare la donna a mantenere livelli di potassio e magnesio adeguati e a ridurre i dolori mestruali”.
- “La #pillola provoca la #cistite d’#inverno”. Falso. “La cistite è comunque più frequente d’inverno” ammonisce il professor De Leo “perché indossano pantaloni molto attillati che sfregano sulla parte alta del pube e sull’uretra– e questo altera il pH della flora vaginale aumentando il rischio di infezioni ascendenti dalla vagina alla vescica-e perché le donne bevono meno per un minor desiderio legato alle basse temperature.
“In generale, la mia raccomandazione” conclude il professore della SIC “è quella di assumere la pillola adatta: la personalizzazione del trattamento è essenziale. In commercio esistono molte soluzioni che, previo consiglio del vostro ginecologo, potete adottare: se siete soggette a cistite vanno bene, per esempio le pillole a basso dosaggio, non androgeniche o, ancora meglio a base di estradiolo naturale”.