Legge antifumo: con la legge Sirchia meno 12% di infarti in dieci anni
DIECI ANNI DELLA LEGGE ANTIFUMO: SIRCHIA: “NO AL TABACCO E AI SUOI DANNI ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE”. MENO 12% DI INFARTI.
LA CONSULTA SUL TABAGISMO FESTEGGIA CON UN PROGETTO CINEMATOGRAFICO DESTINATO ALLE SCUOLE.
Roma, 9 gennaio 2015 – Il 10 gennaio 2005 diventava operativo in Italia l’articolo 51 della Legge 3/2003 a tutela di chi non fuma, nei luoghi di lavoro e di svago, una legge che ha segnato una svolta culturale oltre che un progresso per la Salute pubblica. Gli Italiani hanno positivamente accolto la norma e il principio in esso contenuto: sono liberi di fumare, al di fuori di ogni proibizionismo, ma chi non fuma ha il diritto di tutelare la propria salute e di non essere esposto passivamente al fumo altrui. La legge ha anche sortito alcuni effetti benefici sulla salute, risultato non secondario la riduzione degli infarti acuti dell’11 – 13% oltre ad un consenso popolare senza precedenti dell’88% degli italiani.
Questo principio di parità di diritti è la chiave di volta che ha consentito di approvare una delle prime leggi in Europa e nel mondo (in Cina entrerà in vigore nell’estate del 2015) divenuta la bandiera di numerose associazioni non governative riunite nell’alleanza contro il tabacco, che uccide prematuramente 80.000 italiani ogni anno, con elevati costi umani, sanitari e sociali.
La Consulta sul Tabagismo, a cui aderiscono 15 organizzazioni tra cui l’ENEA e il Codacons, festeggia questo decennale presentando una iniziativa educazionale per la scuola, luogo di prevenzione per eccellenza, per formare UNA NUOVA GENERAZIONE DI CITTADINI NON FUMATORI
“Vogliamo spiegare che l’uso del tabacco non fa parte della normale esistenza degli umani ma è un artefatto creato ad arte da chi trae lauti guadagni da una dipendenza del 20%-25% della popolazione” afferma Girolamo Sirchia, Presidente della Consulta “Per questo motivo abbiamo realizzato uno strumento innovativo di promozione della salute, un film interattivo dal titolo The Answer – la risposta siamo noi. Si tratta di un percorso didattico-educativo per i ragazzi, le loro famiglie e la comunità. Il film è finanziato dalla Fondazione “Il Sangue” di Milano e da donazioni private.
La storia (allegato B) è stata creata da una serie di focus group realizzati dall’equipe del Prof. Giacomo Mangiaracina e dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione, con una classe di studenti dell’Istituto Visconti di Roma. Si tratta di uno storytelling partecipato attraverso vissuti, sensazioni, emozioni e desideri dei ragazzi, in tre mesi di lavoro, dal quale è germogliata una storia, approdata poi alla sceneggiatura ad opera di Ludovico Fremont, Giacomo Mangiaracina e Anna Parravicini.
La collaborazione si è estesa al dott. Carmine Ciro Lombardi dell’ENEA, per la consulenza tecnico-scientifica in relazione all’impatto ambientale del tabacco, e all’Ufficio per lo studente del MIUR, per gli aspetti più propriamente didattico-educativi. A sostegno delle progettualità in ambito di prevenzione si sono schierati la ministra per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta e il Dott. Ranieri Guerra, nuovo Direttore Generale della Prevenzione al Ministero della Salute, che hanno confermato la partecipazione alla conferenza stampa.
Il film verrà girato nel mesi di aprile e maggio e sarà messo a disposizione di alcune scuole prima dell’inizio dell’anno scolastico 2015-2016 ai fini della validazione. Successivamente, dopo approvazione del MIUR, potrà essere offerto ad altre sedi scolastiche italiane.
Ma nel decennale della Legge ci sono ancora considerazioni importanti da fare, tra cui una sull’impatto ambientale, ancora poco considerata: “Il tabacco è una pianta piuttosto delicata” spiega il Prof. Girolamo Sirchia, firmatario della legge “antiparassitari di vario tipo, anti germoglianti e diserbanti vengono usati sistematicamente e largamente nella sua coltivazione. Essi, oltre ad essere assorbiti dalla pianta, contaminano pesantemente il terreno, i corsi d’acqua e le falde acquifere. La pianta del tabacco ha bisogno di grandi quantità di nutrienti che vengono addizionati al terreno il quale si impoverisce e si esaurisce in breve tempo. Per questo motivo sempre nuovi terreni devono essere adibiti alla coltivazione con l’abbandono di quelli esauriti per qualche anno. I nuovi terreni vengono spesso ottenuti dal disboscamento di grandi aree verdi. I mozziconi dispersi nell’ambiente sono causa di incendi: una buona parte degli 8.000 incendi che si sviluppano ogni anno in Italia riconoscono questa causa. La dispersione dei mozziconi nell’ambiente (circa 50 miliardi l’anno in Italia), con il loro carico di veleni nel tabacco residuo e con l’acetato di cellulosa del filtro, finiscono nei fiumi e nei mari e rappresentano un contaminante quantitativamente molto elevato e assai nocivo per tutti gli esseri viventi (vedi Dossier allegato di Lombardi e Mangiaracina). Queste sono sfide nuove a cui sarà necessario rispondere anche per una spinta dal basso che richiede un maggiore rispetto per la salute ambientale e del territorio”.
La Consulta sul Tabagismo e l’Agenzia Nazionale per la Prevenzione auspicano che tale iniziativa rappresenti la continuazione della leadership italiana nelle strategie di controllo del tabagismo iniziata dieci anni fa con la Legge 3/2003, per dare continuità e coerenza ad una fondamentale azione di Salute pubblica, a fianco dei Paesi più evoluti e attivi in questo ambito.