Malaria: l’efficacia di un farmaco già esistente, ma utilizzato per altro
Un farmaco gia’ approvato per il trattamento di altre malattie potrebbe essere utile per combattere la malaria cerebrale.
Dopo aver scoperto che la leptina – un ormone secreto dal tessuto adiposo con lo scopo si sopprimere l’appetito, ma anche attivo nelle risposte immunitarie adattive e antinfiammatorie – svolge un ruolo importante e negativo nella promozione dei sintomi neurologici e nella morte, un gruppo di ricercatori Harvard T.H. Chan School of Public Health ha suggerito che e’ possibile utilizzare la rapamicina, gia’ approvata per il trattamento di altre malattie, per inibire la proteina mTor, che viene attivata quando la leptina agisce sulle cellule T citotossiche.
In uno studio su modelli murini, descritto sulla rivista Nature Communications, i ricercatori hanno scoperto che la rapamicina e’ in grado di offrire una protezione dalle complicazioni neurologiche della malaria cerebrale.
Questa protezione e’ dovuta in parte al fatto che la barriera ematoencefalica viene preservata, impedendo l’ingresso delle cellule del sangue che trasportano il parassita responsabile della malattia.