STAR*AgroEnergy, l’Università di Foggia protagonista a Bruxelles
Illustrati i risultati del progetto che ha collegato ricerca e innovazione allo sviluppo regionale
Università di Foggia e Regione Puglia protagoniste in positivo della Conferenza finale del progetto europeo STAR*AgroEnergy, che ha presentato a Bruxelles i risultati ottenuti in circa quattro anni di attività. L’occasione è stata concepita per dialogare su proposte ed esperienze in grado di consolidare le capacità di ricerca e innovazione per promuovere lo sviluppo regionale, nel quadro della nuova politica Europea. Il progetto, nel corso del tempo, ha visto coinvolti istituzioni di ricerca europee, esperti internazionali e stakeholder locali del settore della bioeconomia con l’obiettivo comune di valorizzare il settore agricolo promuovendone uno suo sviluppo sostenibile da punto di vista economico, sociale ed ambientale.
«Si è trattato di un appuntamento importante per vari motivi – ha detto Paolo Casalino, Direttore della Rappresentanza della Regione Puglia a Bruxelles che ha ospitato l’evento -. Innanzitutto perché abbiamo mostrato un esempio concreto di cooperazione tra la Regione Puglia e l’Università di Foggia. Abbiamo dimostrato che il territorio in tutte le sue componenti è unito e si muove verso l’innovazione e la ricerca, temi principali del progetto STAR*AgroEnergy. Il terzo punto è l’interesse e l’importanza per il momento storico che viviamo, abbiamo già i bandi pronti per Horizon 2020 e per questo si è dibattuto di come poter fare delle sinergie per sviluppare un serie di settori tra cui anche quello della bioeconomia».
Massimo Monteleone, coordinatore del Progetto STAR*Agroenergy, Università degli Studi di Foggia, ha stilato un consuntivo delle varie attività. «Abbiamo visto crescere un gruppo di ricercatori dell’Università di Foggia, con una forte caratterizzazione interdisciplinare, tutti orientati verso la definizione di soluzioni tecnologiche inerenti la bioeconomia, la bioenergia e i biomateriali. I fondi europei unitamente ai fondi regionali ci hanno consentito di realizzare un laboratorio completo e una piattaforma tecnologica dotata di impianti pilota. È stata quindi un’esperienza di grande rilevanza che ci ha consentito di crescere professionalmente».
Adriana Agrimi, a capo del Dipartimento per la Ricerca Industriale e l’innovazione della Regione Puglia, ha sottolineato che il «progetto STAR*AgroEnergy rappresenta una buona pratica da diversi punti di vista. Ha mostrato una grande capacità di valorizzare sul territorio i risultati della ricerca e ha saputo creare una interlocuzione con partner europei, facilitando lo sviluppo sul nostro territorio di industrie emergenti che già hanno la possibilità di dialogare con il resto d’Europa».
«Il tema delle nuove economie, incontra anche le esigenze di un sistema di impresa che fa fatica a competere sui mercati internazionali», ha detto Elena Gentile, eurodeputato e vice-presidente dell’Intergruppo parlamentare Economia Sociale, «e allora noi dobbiamo ripartire da un passato emozionante, quello che ha contraddistinto l’economia del Mezzogiorno, ma in una visione efficacemente moderna, grazie anche alle sinergie con l’Università che oggi è dentro il cuore della riflessione europea, per la Puglia, per il Mezzogiorno, ma anche per l’intero Mediterraneo».
Emmanuel Koukios, membro dell’Advisory Board del progetto STAR*AgroEnergy, ha ricordato che l’iniziativa, in tre anni e mezzo di vita, ha messo insieme molte iniziative utili per sviluppare un futuro più sostenibile per la società.
L’evento si è svolto presso l’Ufficio Rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea della Regione Puglia, nel cuore di Bruxelles, grazie alla collaborazione congiunta tra l’ente regionale e il gruppo STAR*AgroEnergy. Hanno partecipato anche Claudia Piccoli, delegato del Rettore per l’Internazionalizzazione presso l’Università degli Studi di Foggia, Fabio Boscaleri, Policy Officer della Regione Toscana presso Brussels, Dimitri Corpakis, Dirigente dell’unità B.5 Spreading of excellence and widening participation, DG Ricerca ed Innovazione, Commissione Europea, Christina NANOU, Policy Officer dell’unità F.1 Bioeconomy – Strategy, DG Ricerca ed Innovazione, Commissione Europea, e Baruch Raz, membro dello Steering Committee del progetto STAR*AgroEnergy.