Giornata Mondiale dei Pollini I BENEFICI DEI MEDICINALI OMEOPATICI PER UNA PRIMAVERA LIBERA DAI POLLINI
Testo a cura della dottoressa Fulvia Spallino, medico di famiglia esperta in omeopatia a Roma
“Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”, e tantomeno i pollini, verrebbe da aggiungere al celebre verso di Pablo Neruda! La primavera sembra ormai legata indissolubilmente ai disturbi provocati dalle allergie ai pollini. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, le forme allergiche più diffuse in Europa e nel mondo sono quelle legate alla bella stagione. Guardando i dati più recenti a disposizione del Ministero della Salute, si evidenzia che la rinite allergica, con o senza congiuntivite, interessa fino al 50% della popolazione mondiale, e una percentuale compresa tra il 15 e il 20% di tali pazienti è interessato da forme particolarmente acute. Per quanto riguarda ad esempio l’asma allergica si stima che riguardi fino al 12% della popolazione europea. In base invece ai numeri dichiarati dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia ad avere a che fare con la pollinosi sarebbe ogni anno ben il 20% degli italiani. Questo tipo di allergie coinvolgerebbe una fetta di popolazione sempre più ampia, tanto che le persone affette da reazioni ai pollini sarebbero raddoppiate negli ultimi trent’anni.
L’allergia ai pollini si presenta in linea generale con lacrimazione, starnuti, talvolta tosse e asma, e si lega a un fenomeno naturale che contraddistingue in particolare i mesi primaverili, che non a caso vengono definiti “la stagione dei pollini”. In questo periodo, invisibili nubi di polline, seguendo le correnti aeree, si riversano nell’atmosfera diffondendosi ad ampio raggio, arrivando a depositarsi anche sulle mucose congiuntivali e delle vie aeree di chi vive nelle zone interessate. I soggetti che risultano più sensibili a queste sostanze, per una serie di condizioni fisiologiche, tendono a reagire con i caratteristici sintomi alla base dell’allergia.
Per ottenere un rapido sollievo, senza compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane, consiglio una terapia a base di medicinali omeopatici, sia in fase acuta della manifestazione allergica, sia per proteggersi nei mesi che precedono la comparsa dei pollini. In linea generale, la prescrizione del medicinale dipende dal tipo di pianta a cui il paziente è allergico. Se il soggetto è allergico ai pollini di più piante personalmente suggerisco Pollensì, medicinale omeopatico la cui formula contiene una selezione di diverse tipologie di pollini in diluizione 30 CH: Gramigna, Erba mazzolina, Nocciolo, Betulla bianca, Parietaria, Artemisia, Ambrosia. In ottica di prevenzione, il trattamento omeopatico andrebbe iniziato almeno due mesi prima del previsto periodo delle manifestazioni acute, per consentire un buon processo di desensibilizzazione. Quindi consiglio di assumere Pollensì, 5 granuli, 2 volte alla settimana.
Alla comparsa dei primi sintomi dell’allergia indico invece l’assunzione di Sinalia, specialità formulata a base di sei medicinali omeopatici selezionati per la loro azione sintomatica: Allium cepa 5 CH, Ambrosia artemisiaefolia 5 CH, Euphrasia officinalis 5 CH, Histaminum muriaticum 9 CH, Sabadilla officinarum 5 CH e Solidago virga aurea 5 CH. Ogni componente ha un’azione specifica sui sintomi dell’oculorinite allergica: l’associazione di questi medicinali risulta benefica per questo tipo di affezione. Inoltre, la somministrazione sublinguale permette, attraverso la mucosa, un rapido assorbimento dei principi attivi. La posologia consigliata è di 5 granuli fino a 6 volte al giorno se necessario.
Tra i vantaggi dati dalla terapia omeopatica si evidenziano l’assenza di effetti indesiderati e di tossicità, caratteristiche che rendono questi medicinali adatti a tutta la famiglia, anche ai bambini e alle persone anziane, e di interazioni con farmaci di sintesi chimica. Inoltre, i medicinali omeopatici non comportano difficoltà di concentrazione e attenzione, e possono quindi essere tranquillamente somministrati per lunghi periodi, anche più volte al giorno.
Per il trattamento della pollinosi possono essere utili alcuni medicinali omeopatici a nome comune: Kalium iodatum 9 CH, in caso di irritazione a naso e occhi (5 granuli ogni ora); Nux vomica 9 CH in caso di starnuti e rinorrea non irritante (sempre 5 granuli ogni ora); Sticta Pulmonaria 9 CH in caso di naso chiuso con pressione alla radice del naso (5 granuli ogni ora); Arsenicum album 9 CH se prevale bruciore a occhi e naso, che migliora con il calore e se si ha una tendenza all’asma notturna (5 granuli 1-2 volte al giorno).
Può essere utile rivolgersi a un medico esperto di omeopatia per concordare il percorso terapeutico più indicato per i diversi periodi dell’anno, e migliorare così la propria reattività stagionale ai pollini.
Qualche consiglio pratico:
- Consultare ogni settimana i calendari pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche.
- Evitare assunzioni di alimenti allergizzanti come fragole, frutti di mare, ecc. che possono amplificare o rendere più responsivi a fenomeni intensi.
- Evitare le uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, privilegiando il mattino presto o la tarda serata.
- Evitare di viaggiare in auto o in treno con i finestrini abbassati. Se si viaggia in macchina, usare preferibilmente un impianto di aria condizionata munito di filtri di aerazione anti-polline.
- In casa tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata.
- Proseguire il trattamento per tutta la stagione dei pollini (primavera ed autunno).
- Per particolari allergie mantenere la terapia anche nelle cosiddette stagioni intermedie.
- Integrare se necessario la terapia con estratti fitoterapici e oligoelementi che aiutino ad affrontare meglio il cambio della stagione.