Lotta alla retinite pigmentosa: verso una migliore condizione visiva

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  14 marzo 2015 presso Istituto dei Ciechi –Milano – in collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università di Milano- Ospedale San Paolo, si promuove un convegno che presenta le terapie attualmente disponibili per le persone affette da retinite pigmentosa (RP)

In Italia oltre 17.000 persone soffrono di Retinite Pigmentosa, una distrofia retinica ereditaria.

Tra le varie forme, la classica si caratterizza con la perdita progressiva dei fotorecettori periferici. Esiste tuttavia una grande variabilità fenotipica e genotipica, ed è proprio in questo ambito  che si sono concentrate gran parte delle risorse.

L’introduzione di nuove tecniche di analisi del DNA per la ricerca delle mutazioni responsabili della patologia, ha elevato la percentuale di positività dei test ad oltre l’80%.

 

La maggior comprensione ed identificazione delle varianti genetiche ha dato notevole impulso agli studi di terapia genica, con l’obiettivo di inserire nel DNA una copia sana del gene mutato al fine di arrestare la progressione del danno retinico.

La Clinica Oculistica dell’Università di Milano- Ospedale San Paolo ha in fase di studio altri approcci terapeutici quali:

  • la sperimentazione di fase Ib/2 con NGF che si concluderà a dicembre 2015
  • risultati molto incoraggianti (sul modello animale) sono stati ottenuti con una molecola naturale “Miriocina” che ha ottenuto il brevetto a livello mondiale. Il progetto è in  attesa di fondi per la realizzazione del farmaco in collirio
  • la terapia di neuro-modulazione a micro-corrente è attualmente in corso con un protocollo sperimentale per validarne la sicurezza e l’efficacia.

14 marzo 2015

 

 

IMPIANTO DI RETINA ARTIFICIALE PER NON VEDENTI

 

 

Artificial Retina Project è un ulteriore progetto di notevole importanza che la Clinica Oculistica dell’Università di Milano – Ospedale San Paolo ha in programma per ridare la vista ai pazienti non vedenti affetti da malattie retiniche degenerative come la retinite pigmentosa.

Il progetto consiste nell’impiantare sulla retina del paziente non vedente un microchip collegato ad una telecamera posta su un paio di occhiali. Quando la telecamera riceve il segnale visivo lo trasmette via wireless al microchip che stimola le cellule retiniche nervose che a loro volta trasmettono il messaggio alla corteccia visiva.

 

Il sistema ha un profilo di sicurezza accettabile che si traduce in miglioramenti clinicamente significativi in pazienti non vedenti affetti da retinite pigmentosa.

 

I risultati a oggi ottenuti hanno dimostrato miglioramenti dell’acuità visiva e, in alcuni casi, il riconoscimento di lettere e di parole semplici.

Inoltre sono state recuperate attività visuo-spaziali, di mobilità  e di coordinazione motoria.

14 marzo 2015

 

 LA RIABILITAZIONE VISIVA

Il continuo progresso tecnologico mette spesso a dura prova le capacità di buona parte della popolazione italiana per restare al passo con i tempi, in particolar modo per chi è affetto da disabilità fisiche e sensoriali o per chi ha patologie relative al visus.

Il Centro di Riabilitazione visiva della Clinica Oculistica dell’Università di Milano – Ospedale San Paolo vanta nel 2014 oltre 1400 accessi, costituendo un punto di riferimento per i pazienti affetti da malattie della retina e per i medici riabilitatori italiani e stranieri che richiedono di partecipare ai corsi chirurgici riabilitativi organizzati dal Centro stesso.

La terapia riabilitativa ha lo scopo di ottimizzare le capacità visive residue per il mantenimento dell’autonomia del paziente, e delle sue relazioni sociali.

Consiste in trattamenti di foto-stimolazione ai fotorecettori della retina, con lo scopo di allenarne una area specifica vicariando la fovea danneggiata.

La terapia riabilitativa risulta fondamentale nei pazienti con impianto di retina artificiale per elaborare gli stimoli luminosi, incrementare le capacità visuo-percettive, l’orientamento e la mobilità.

 

 

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