Obesità: ricerca italiana su legame con la temperatura corporea
Non si ingrassa solo perche’ si e’ piu’ deboli dinanzi alle tentazioni golose o perche’ si fa poca attivita’ fisica.
Uno studio italiano ha dimostrato che l’accumulo di chili ha anche a che fare con la temperatura del corpo. I ricercatori dell’Universita’ di Bologna, in una ricerca pubblicata sulla rivista Chronobiology International, hanno infatti scoperto che e’ possibile ingrassare di 2 chilogrammi all’anno a causa dell’incapacita’ del corpo di creare sufficiente calore. In pratica, alcune persone, non riescono a bruciare la giusta energia per mantenere un peso sano. E la bassa temperatura corporea sarebbe il motivo per cui si diventa obesi. Normalmente la temperatura del corpo e’ di 37 gradi C, indipendentemente dall’ambiente circostante e dal livello di attivita’ dell’individuo.
L’ipotalamo e’ il centro di regolazione della temperatura corporea. Quest’area del cervello contiene, infatti, i recettori sensibili alla temperatura del sangue che scorre attraverso di esso. I recettori sensibili alla temperatura della pelle, invece, forniscono informazioni sui cambiamenti della temperatura esterna all’ipotalamo. Tuttavia, il nuovo studio suggerisce che alcune persone hanno “un’incapacita’ biologica di creare calore corporeo sufficiente”. In particolare, i ricercatori italiani hanno trovato che l’obesita’ e’ associata con una significativa riduzione della temperatura corporea durante le ore diurne.
Questa ridotta capacita’ di spendere energia sotto forma di calore, rispetto alle persone magre, potrebbe tradursi in un aumento del peso a lungo termine. Questo aumento di peso potrebbe arrivare fino a 2 chilogrammi. Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi hanno esaminato la temperatura corporea di un gruppo di persone obese e di un gruppo di persone magre. Dai risultati e’ emerso che le persone obese hanno piu’ probabilita’ di avere una temperatura corporea piu’ bassa.
Secondo i ricercatori questo “handicap biologico” puo’ effettivamente predisporre alcune persone a essere obese. “Dal momento che la temperatura corporea rappresenta un indicatore della spesa energetica, i risultati di questo studio suggeriscono che un handicap termogenico diurno puo’ svolgere un ruolo cruciale nel favorire l’aumento di peso nei soggetti obesi”, ha detto Pietro Cortelli, uno degli autori dello studio. Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuovi e piu’ efficaci trattamenti contro l’obesita’.