I Distretti sanitari sullo sciopero dei Medici di famiglia: “Collaborino anche loro allo sforzo necessario a un ammodernamento indispensabile e urgente”
Senigallia (AN), 12 Maggio 2015 – “Non mi sembra che ci siano motivi concreti per temere che le Regioni possano definire un Nuovo Accordo Collettivo Nazionale che minacci di abolire la figura del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta.
Se così fosse, sarebbe a rischio la prossimità dei servizi per i cittadini, e C.A.R.D. (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto) si schiererebbe senza se e senza ma al fianco dei medici di famiglia, anche nello sciopero del 19 maggio. Ma i recenti provvedimenti, gli ultimi dei quali varati ad aprile, non fanno che proseguire nel solco tracciato dal Patto per la salute, che mira all’ammodernamento del SSN e al riconoscimento di un ruolo del MMG più sinergico e integrato con gli altri professionisti del mondo della salute, dell’assistenza sociale e del terzo settore”.
Lo afferma Gilberto Gentili, Presidente C.A.R.D., a proposito dello sciopero di MMG e PLS annunciato per il prossimo 19 maggio.
“Il Distretto – prosegue Gentili – con tutti i suoi professionisti e le sue competenze, è pronto a fare la propria parte per supportare al meglio i Medici di Medicina Generale: al fine di cooperare a un efficientamento del sistema, e garantire al contempo la necessaria sostenibilità economica e una maggiore uniformità dei servizi erogati in tutte le zone del Paese.
CARD si unisce quindi agli auspici del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva, augurandosi che i MMG apprezzino lo spirito collaborativo di tutti i player della sanità territoriale, e il 19 maggio non scelgano, con uno sciopero, di scaricare sui cittadini e sui Pronto Soccorso lo sforzo necessario, e non più rinviabile, per una riorganizzazione della medicina del territorio”.
C.A.R.D.