Vaccino contro il raffreddore
Secondo gli esperti la messa a punto è una sfida possibile da vincere
Per ottenere un vaccino contro il comune raffreddore potrebbe bastare essere disposti ad affrontare una sfida tecnica.
A suggerirlo sono i risultati di uno studio pubblicato su Nature Communications da un gruppo di ricercatori guidato da Martin Moore, docente di pediatria della Scuola di Medicina della Emory University di Atlanta (Stati Uniti), secondo cui è possibile miscelare dozzine di tipi diversi di virus del raffreddore per ottenere un vaccino in grado di stimolare efficacemente la produzione di anticorpi sia nei topi che nelle scimmie.
I virus in questione sono i cosiddetti rinovirus, la causa più comune di raffreddore. Attualmente si stima che ce ne siano più di 100 varianti diverse in circolazione; tale variabilità porta spesso a pensare che l’idea di un vaccino anti-raffreddore sia una vera e propria utopia.
Già negli anni ’60 del XX secolo, però, è stata dimostrata la possibilità di prevenire i sintomi di raffreddamento scatenati da uno di questi microbi proprio attraverso un vaccino. Inoltre i rinovirus non sono variabili tanto quanto i virus dell’influenza, caratteristica che rende teoricamente più semplice prevenire il loro attacco con una vaccinazione.
Con i loro esperimenti Moore e collaboratori hanno dimostrato che gli anticorpi prodotti in seguito alla somministrazione del loro vaccino riescono a prevenire l’infezione di cellule umane coltivate in laboratorio. Mancano però ancora le prove della capacità di bloccare l’infezione sia nei modelli animali che nell’uomo. Come spiega infatti Moore, “non ci sono buoni modelli animali per la replicazione dei rinovirus. Il prossimo passo – anticipa quindi il ricercatore – dovrebbe essere un modello di somministrazione dei virus nell’uomo, con volontari, il che è fattibile perché il virus non ha un’elevata patogenicità”.
“E’ sorprendente che nessuno abbia provato una soluzione così semplice negli ultimi 50 anni – commenta Moore – Abbiamo semplicemente preso 50 tipi di rinovirus e li abbiamo miscelati insieme nel nostro vaccino, e ci siamo assicurati che ne avessimo abbastanza di ciascuno. Crediamo che creare un vaccino contro il comune raffreddore possa essere ridotto a una sfida tecnica a livello di manifattura”.