Bayer: in corso il Programma BHAP 2017 (Bayer Hemophilia Awards Program), un premio dedicato ai progetti di ricerca clinica, di base e di formazione nel campo dell’emofilia. Le candidature sono aperte fino al 30 novembre 2016.

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Milano, 24 ottobre 2016 – E’ possibile partecipare al Bayer Hemophilia Awards Program (BHAP), il programma che sostiene progetti di ricerca clinica e di base, oltre che iniziative educazionali in emofilia in tutto il mondo. Aperto a ricercatori, medici e altre figure professionali che operano nel campo dell’emofilia, il BHAP offre sostegno alla ricerca per le cure di nuova generazione e al trattamento delle persone affette da questa malattia.

I candidati saranno giudicati in base al merito scientifico, all’innovazione, all’impatto clinico/medico, alla qualità dell’ambiente di ricerca e all’allineamento con la mission e gli obiettivi del Programma.

Cinque le categorie di premi previsti:

  • Early Career Investigator Award: dedicato a giovani medici specialisti che proporranno un progetto di ricerca
  • Special Project Award: dedicato a progetti di ricerca clinica e di base mono o multicentrici
  • Fellowship Project Award: garantisce training in emostasi a giovani medici che vogliono proseguire il loro percorso in emofilia
  • Caregiver Award: assicura supporto ai “caregiver” in emofilia
  • Outcomes Research Award: intende agevolare lo sviluppo di tool di valutazione degli esiti del trattamento

Per iscriversi all’edizione 2017 del premio bisogna collegarsi al sito:

www.bayer-hemophilia-awards.combayer

e far pervenire le richieste entro e non oltre mercoledì 30 novembre 2016.

Le candidature saranno poi esaminate da un Comitato di 13 esperti internazionali nel campo dell’emofilia. Tra loro un italiano, il Professor Pier Mannuccio Mannucci.

“Questo Programma – afferma il Professor Mannucci – testimonia l’importanza della ricerca e il contributo offerti da Bayer nel campo dell’emofilia e dell’emostasi ai pazienti e ai loro familiari.  Questo progetto di Bayer sostiene la ricerca nel campo dell’emofilia, che è fondamentale per il miglioramento continuo dell’assistenza dei pazienti.

Il BHAP è l’ennesima conferma di quanto sia importante prendersi cura delle persone affette da emofilia e da altri disturbi emorragici per migliorare sia la loro qualità di vita che le opzioni di trattamento. Sono altresì convinto – conclude il Professor Mannucci – che il BHAP sia il primo di numerosi passi per una collaborazione continua con quanti sono impegnati quotidianamente nel ricercare cure migliori per gli emofilici e che rappresenti una proposta seria e concreta per la futura generazione di opzioni di trattamento per i pazienti affetti da emofilia.” 

Il Bayer Hemophilia Awards Program è stato istituito nel 2002 da Bayer e nel nostro Paese, dal 2003 al 2015, sono già stati vinti 32 premi.

Anche l’ultima edizione si è tinta dei colori dell’Italia: merito della Dottoressa Maria Rosaria Fasulo, che lavora presso il Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi di Milano, che si è aggiudicata uno dei Fellowship Project Award con il seguente progetto: “Assessing the development of early signs of joint damage in relation to the start of replacement therapy and the age at first joint bleed in children with severe and moderately severe hemophilia”.

 L’EMOFILIA

L’emofilia è una malattia rara del sangue di origine genetica che colpisce soprattutto i maschi e che nel mondo interessa circa 400.000 persone, quasi 30.000 in Europa, poco al di sotto delle 4.000 in Italia. Sono due i tipi di emofilia, A e B: la prima è la forma più comune ed è dovuta ad una carenza del fattore VIII della coagulazione; la seconda è causata dalla carenza del fattore IX.

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