Eiaculazione precoce: a Salerno un incontro dedicato

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In occasione del 13° Congresso Nazionale UrOP (Urologi Ospedalieri Gestione Privata), il punto sull’utilizzo della nuova soluzione terapeutica in formulazione spray per un problema che coinvolge 4 milioni di italiani

Salerno, 24 maggio 2018L’eiaculazione precoce è la più importante disfunzione sessuale maschile. In Italia interessa tra il 20% e il 30% degli uomini. Tuttavia, resta una condizione poco affrontata e discussa, anche a causa delle scarse opzioni terapeutiche disponibili sino ad oggi.

Partendo da questi presupposti, l’UrOP (Urologi Ospedalieri Gestione Privata), in occasione del 13° Congresso Nazionale in corso a Salerno dal 24 al 26 maggio, promuove il simposio “Le terapie locali: istruzioni per un uso appropriato nell’eiaculazione precoce” dedicato a una condizione che coinvolge 4 milioni di italiani e, nello specifico, alla nuova soluzione terapeutica in formulazione spray a base di due anestetici locali, la lidocaina e la prilocaina, disponibile in Italia dallo scorso febbraio.

 L’UrOP riunisce gli urologi che lavorano nell’ospedalità privata convenzionata. Il 30% di quelli attivi in Italia che erogano oltre il 40% delle prestazioni globali del SSN in questo settore. A Salerno proponiamo sessioni dedicate agli specialisti urologi e andrologi, ai medici di medicina generale e agli infermieri – ha affermato Angelo Porreca, Presidente UrOP. Affronteremo argomenti che spaziano dalla chirurgia robotica, all’incontinenza, fino alla chirurgia della prostata; tutti i temi andrologici di maggior rilievo in questo momento, come l’eiaculazione precoce. È fondamentale, infatti, anche nel caso di questa disfunzione sessuale, sensibilizzare i medici di medicina generale, i primi con cui il paziente si trova ad affrontare il problema e a riconoscerlo. È necessario capire se si tratta di una condizione reale o di un timore dell’uomo in merito alla propria prestanza fisica. Laddove l’eiaculazione risulti a tutti gli effetti precoce e questo condizioni la qualità del rapporto di coppia, oggi si può procedere con una terapia spray locale unita a esercizi, training, in grado di ritardarla”.

 

In dettaglio, se un rapporto sessuale “normale” prevede una durata dalla penetrazione all’eiaculazione di 6,7 minuti, un’eiaculazione si definisce “precoce” quando è al di sotto dei 2 minuti (lieve) o sotto il minuto (grave). Nell’80% dei casi ha una base genetica e si definisce ‘primaria’, il restante 20% (eiaculazione precoce ‘secondaria’) è rappresentato da uomini che fino a circa 50 anni hanno eiaculato normalmente, finché non sono intervenute patologie correlate come prostatite, disfunzione erettile, malattie tiroidee, ecc.

Mentre per l’eiaculazione precoce ‘secondaria’ si può intervenire sulla causa che l’ha generata, nel caso della ‘primaria’, l’individuo rischia di soffrirne per tutta la vita, con gravi conseguenze che incidono sul benessere della coppia.

Il congresso prevede oltre 600 iscritti in rappresentanza di tutte le realtà urologiche nazionali, universitarie e ospedaliere. Tre giorni di confronto e dibattito in tanti simposi monotematici. La multidisciplinarietà è il punto cardine del nostro approccio scientifico. Avremo, quindi, urologi, oncologi, psicologi, radiologi, endocrinologi, tutti gli attori coinvolti nella diagnosi e nel trattamento della maggior parte delle patologie uro-andrologiche – ha commentato Stefano Pecoraro, Presidente del 13° Congresso UrOP. Il simposio sull’eiaculazione precoce è nato proprio per sottolineare che, se si vuole ottenere una risposta terapeutica ottimale al problema, è necessario affrontarlo in equipe. Il nuovo trattamento topico è sicuro e maneggevole, permette all’uomo di non sentirsi malato. Chi soffre di eiaculazione precoce, infatti, non è malato, ha un problema a cui oggi si può porre rimedio grazie a questo farmaco e ad un counsueling psicologico di coppia”.

Uno spray predosato costituito da due anestetici locali, lidocaina + prilocaina, che bloccano temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi nel glande, riducendone la sensibilità e comportando, di conseguenza, un ritardo del tempo di latenza eiaculatoria. La dose raccomandata è di 3 spruzzi, con un effetto dopo 5 minuti. La sua efficacia si manifesta grazie all’estremo rigore della formulazione, studiata in modo specifico per questa patologia, che garantisce la penetrazione dei principi attivi negli strati mucosi del glande, effettuando la propria azione in modo mirato.

Il fatto di avere a disposizione un farmaco specifico contro l’eiaculazione precoce può giovare ai rapporti di coppia, se si considera che il 30% di esse trova nella malattia motivi di insoddisfazione[1].

L’eiaculazione precoce è nel 13,7% dei casi responsabile di conflitti coniugali, una condizione che può realmente incidere sulla qualità di vita degli uomini e delle proprie partner. Un problema sottostimato a cui, spesso, non viene data la giusta importanza – ha affermato Giuseppe Cardo, reparto di Urologia dell’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) e principale relatore del simposio. Una condizione non gestibile secondo i tradizionali principi della medicina, basati su studi scientifici randomizzati in doppio cieco, ma tenendo in considerazione le evidenze provenienti dalla ‘real life’ e dagli aspetti comportamentali e d’intimità della coppia. È fondamentale, poi, coinvolgere anche la donna nel percorso di cura. Non basta, infatti, ritardare l’eiaculazione per rendere un rapporto soddisfacente. La nuova formulazione spray, a base di due anestetici locali, è in grado di offrire un rimedio locale che serve per ridurre la percezione della stimolazione e di conseguenza ritardare l’eiaculazione. Uno dei vantaggi più considerevoli, inoltre, è che l’applicazione spray evita che si induca un effetto anestetico anche nella donna. Un compromesso ben riuscito tra efficacia e aspetti farmacologici”.

Registrato in Italia e in numerosi altri paesi europei, il farmaco ha dimostrato la propria efficacia attraverso studi clinici internazionali. Il primo trial clinico è stato completato nell’agosto del 2003, dimostrando un’efficacia significativa nell’aumentare il tempo di latenza medio dell’eiaculazione intra-vaginale. Da allora il farmaco è stato oggetto di diversi studi clinici negli Stati Uniti, Canada ed Europa, coinvolgendo oltre 1.100 individui. L’ultimo studio cardine è stato completato nel luglio 2009, dove il farmaco ha aumentato significativamente il tempo di latenza intra-vaginale di almeno 6 volte rispetto al basale.

Approvato dall’EMA nel novembre 2013 e presente dal 2016 nel Regno Unito, il nuovo farmaco è commercializzato da Recordati che ne ha acquisito i diritti esclusivi per il mercato europeo, ed è disponibile nelle farmacie italiane. 

Recordati (Reuters RECI.MI, Bloomberg REC IM), fondata nel 1926, è un gruppo farmaceutico internazionale, quotato alla Borsa Italiana (ISIN IT 0003828271), con più di 4.100 dipendenti, che si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti farmaceutici. Ha sede a Milano, e attività operative nei principali paesi europei, in Russia e negli altri paesi del Centro ed Est Europa, in Turchia, Nord Africa, Stati Uniti d’America, Canada, Messico e in alcuni paesi del Sud America. Un’efficiente rete di informatori scientifici del farmaco promuove un’ampia gamma di farmaci innovativi, sia originali sia su licenza, appartenenti a diverse aree terapeutiche compresa un’attività specializzata nelle malattie rare. Recordati si propone come partner di riferimento per l’acquisizione di nuove licenze per i suoi mercati. Recordati è impegnata nella ricerca e sviluppo di farmaci innovativi e in particolare di terapie per malattie rare. I ricavi consolidati nel 2017 sono stati pari a € 1.288,1 milioni, l’utile operativo è stato pari a € 406,5 milioni e l’utile netto è stato pari a € 288,8 milioni.

Per ulteriori informazioni:

Sito Recordati: www.recordati.it

1 Graziottin, Lyon ESSM, 2009; Graziottin & Althof, JSM 8 (4) 304-309, 2011, Burri & Graziottin, 2015

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