CRISPR: più veloce ed efficace il taglia e incolla molecolare

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La  tecnica del taglia-incolla del Dna, la Crispr, diventa più facile e veloce grazie a un passe-partout molecolare. Il gruppo di David Marciano, del Baylor College di Houston, ha infatti trovato il modo di rendere più ‘precisa’ la ‘calamita molecolare’ con cui si selezionano i geni su cui lavorare. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, è stato ottenuto lavorando sul batterio dell’Escherichia coli e non è ancora trasferibile all’uomo

La Crispr e’ una sorta di forbice naturale che permette di tagliare il Dna in punti specifici e si ispira al funzionamento di un sistema di difesa immunitaria comune fra i batteri. Consente di cancellare, sostituire e letteralmente riscrivere intere sequenze del codice genetico utilizzando una proteina naturalmente presente in un batterio (chiamata Cas9 endonucleasi), che viene guidato nel punto esatto del Dna da ‘tagliare’ da una molecola di Rna.

“Per pescare il gene giusto tra tutti gli altri, si manda una sorta di calamita molecolare, a base di Rna, che lo riconosce e permette di fare tutte le operazioni. Tuttavia, poiché alcuni pezzi somigliano ad altri, questa calamita a volte si confonde e sbaglia”, osserva il biologo moolecolare Maurizio Simmaco, dell’unversità Sapienza di Roma. Per risolvere questi problemi i ricercatori hanno lavorato su una ‘biblioteca‘ di cloni del batterio Escherichia coli. “Hanno così trovato delle sequenze genetiche universali per ottimizzare la costruzione della calamita molecolare in modo da renderla più precisa.

E’ la prima volta che si riesce a fare una cosa del genere, ma è stata fatta sul materiale genetico di un batterio”, prosegue Simmaco. Perchè sia trasferibile all’uomo bisogna ancora lavorarci e ci vorrà del tempo. “E’ stata inventata una chiave passe-partout che permette di aprire speciali serrature tutte uguali nel Dna di parecchi organismi usati per la ricerca.

Lo studio per ora è utile nel campo delle biotecnologie – aggiunge Thomas Vaccari, dell’istituto di Bioscienze della Statale di Milano – e potrebbe essere usato in altri ‘sistemi modello’ quali il lievito di birra e il moscerino della frutta”.

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