SCLEROSI MULTIPLA – AL CONGRESSO AAN PRESENTATI NUOVI DATI RELATIVI ALLE EVIDENZE REAL-WORLD SUL PORTFOLIO DI TERAPIE BIOGEN E NUOVE RICERCHE SULLA PROGRESSIONE DELLA MALATTIA
- I dati dello studio NOVA dimostrano ulteriormente l’efficacia e la sicurezza di natalizumab per via endovenosa quando somministrato ogni sei settimane rispetto alla somministrazione approvata ogni quattro settimane.
- Ulteriori dati real-world confermano le percentuali elevate di persistenza e aderenza per la terapia con diroximel fumarato.
- Ricerche preliminari hanno indagato le potenzialità del Machine Learning nel prevedere la progressione della SM a partire dalle scansioni MRI del cervello.
Milano, 5 aprile 2022 – Biogen ha annunciato nuovi dati presentati in occasione del Congresso Annuale della American Academy of Neurology (AAN) e relativi al suo portfolio di terapie, leader nel trattamento della sclerosi multipla (SM). Le presentazioni includono nuovi dati real-world a lungo termine su natalizumab e nuove evidenze di persistenza e aderenza per diroximel fumarato. Ulteriori presentazioni hanno evidenziato l’uso di strumenti digitali per prevedere potenzialmente la progressione della SM. Questi dati sono il risultato del continuo impegno dell’azienda per far progredire la comprensione e il trattamento di gravi malattie neurologiche e neurodegenerative ed evidenziano l’importanza data alla ricerca scientifica, per rispondere ai molteplici bisogni delle persone che convivono con la SM.
“Grazie alla nostra collaborazione con la comunità SM, abbiamo acquisito una profonda comprensione delle diverse esigenze delle persone che convivono con la sclerosi multipla e continuiamo a promuovere ricerche in linea con i bisogni dei pazienti, come questi nuovi dati su natalizumab e diroximel fumarato. – ha dichiarato Maha Radhakrishnan, M.D., Chief Medical Officer di Biogen – Le altre presentazioni al congresso AAN mostrano il nostro impegno costante nel far avanzare la ricerca neuroscientifica nel suo complesso, un compito ambizioso che abbiamo intrapreso con Biogen Digital Health, per individuare soluzioni digitali per la medicina, volte a migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie neurologiche“.
I dati real-world e i risultati degli studi clinici mostrano un profilo coerente sull’uso a lungo termine di natalizumab somministrato ogni sei settimane
Due presentazioni congressuali si concentrano sulla valutazione dell’estensione dell’intervallo tra dosi (Extended Interval Dosing o EID) di natalizumab per via endovenosa (IV), sia nel contesto real-world sia nei trial clinici.
- Un’analisi aggiornata del database statunitense TOUCH® (natalizumab Outreach: Unified Commitment to Health) al 30 giugno 2021 ha confermato i risultati di alcune analisi precedenti, nelle quali è stato osservato che l’EID applicato alla somministrazione IV di natalizumab è associato a un rischio significativamente inferiore di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) rispetto al dosaggio approvato che prevede la somministrazione ogni quattro settimane (Q4W). Nell’analisi, aggiornata con l’inclusione di un maggior numero di pazienti e con un’esposizione prolungata al trattamento, l’EID è stato associato a una riduzione significativa dell’87% (tasso di rischio HR 0,127; P<0,0001) della probabilità di PML in confronto alla dose Q4W approvata.
- Inoltre, sono stati presentati nel corso di una sessione dedicata i primi risultati dello studio NOVA di Fase IIIb sulla somministrazione IV di natalizumab ogni sei settimane (Q6W), che dimostrano come la somministrazione di natalizumab in Q6W riesca a tenere sotto controllo l’attività della SM nei pazienti passati al dosaggio Q6W dopo almeno un anno di trattamento con la dose approvata (Q4W per via IV) in cui la malattia era rimasta stabile. I risultati top-line sono stati pubblicati per la prima volta nell’agosto 2021 e integrati dai risultati aggiuntivi condivisi in occasione del Congresso annuale del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla (ECTRIMS) tenutosi lo scorso anno. La dose approvata di natalizumab è 300 mg con un regime di somministrazione ogni quattro settimane.
In aggiunta ai dati presentati sul dosaggio Q6W di natalizumab per via intravenosa, una nuova analisi dallo studio osservazionale STRIVE su natalizumab con dosaggio approvato Q4W per via IV, ha rilevato che nei pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante (SMRR) ad esordio precoce che non hanno mai ricevuto precedentemente il trattamento sono stati ottenuti esiti clinici migliori in confronto ai pazienti che avevano ricevuto in precedenza delle terapie modificanti il decorso della malattia (DMT). Questi risultati offrono informazioni utili sul beneficio clinico aggiuntivo che il trattamento con natalizumab potrebbe portare se iniziato nelle fasi precoci della malattia. A quattro anni, la probabilità cumulativa di peggioramento della disabilità confermato (CDW) a 24 settimane è risultata significativamente più bassa nei pazienti non trattati rispetto ai pazienti trattati in precedenza con DMT (11,5% contro 29,0%; P=0,0015).
Le analisi real-world forniscono un’ulteriore conferma delle percentuali elevate di persistenza e aderenza della terapia con diroximel fumarato
Nel trattamento della SM, livelli elevati di aderenza e persistenza alle DMT sono attualmente associati a esiti clinici migliori e costi di trattamento ridotti1. Due analisi condotte nell’ambito del programma AcariaHealth Specialty Pharmacy e da Optum, hanno mostrato alte percentuali di persistenza e aderenza a diroximel fumarato, in linea con l’esperienza accumulata negli studi clinici, che confermano la validità di diroximel fumarato come fumarato orale ben tollerato grazie al suo profilo di tollerabilità gastrointestinale (GI).
- Un’analisi retrospettiva del programma AcariaHealth Specialty Pharmacy ha coinvolto 1.143 pazienti che hanno iniziato la terapia con diroximel fumarato tra il 1° dicembre 2019 e il 30 gennaio 2021. La persistenza, misurata dalla percentuale complessiva stimata dei pazienti che hanno proseguito il trattamento con diroximel fumarato a 16 mesi, era dell’82,3%; il 4,5% ha interrotto la terapia con diroximel fumarato a causa degli effetti collaterali gastrointestinali. L’aderenza, misurata in base al rapporto tra il periodo coperto dalla prescrizione e il numero di giorni di osservazione (PDC), è stata del 90,8%, mentre l’85,4% dei pazienti ha raggiunto un PDC ≥80%. Sono stati osservati risultati coerenti anche in un sottogruppo di 433 pazienti passati da dimetilfumarato a diroximel fumarato.
- Un’analisi approfondita condotta da Optum ha incluso 1.885 pazienti con almeno una segnalazione relativa alla SM tra il 1° ottobre 2019 e il 31 marzo 2021: 224 sono stati trattati con diroximel fumarato, 746 con dimetilfumarato, 601 con teriflunomide, 182 con fingolimod e 132 con siponimod. I tassi di persistenza e aderenza a diroximel fumarato dopo 90 giorni erano rispettivamente dell’84% e dell’88%, in linea o superiori a quelli registrati con altre DMT; il 79% dei pazienti ha raggiunto un PDC ≥80%.
Con la ricerca sulla sanità digitale Biogen continua a perseguire l’innovazione nell’ambito della sclerosi multipla
Ulteriori presentazioni testimoniano l’impegno di Biogen nell’ideare e sviluppare approcci innovativi per ripensare all’assistenza e al trattamento della SM, incluso lo sviluppo di strumenti digitali per migliorare la valutazione della progressione della malattia ricorrendo all’applicazione di tecnologie all’avanguardia per la visione artificiale delle scansioni di risonanza magnetica cerebrale (RM). Diversi abstract descrivono i risultati preliminari dati dall’utilizzo dell’apprendimento automatico (Machine Learning) per prevedere la formazione di lesioni, rilevando anche quelle a lenta espansione (SEL), nella SM. Questa ricerca è stata ideata con l’obiettivo di giungere a una migliore comprensione dell’eterogeneità della malattia, attraverso indagini sui meccanismi di formazione delle lesioni acute e di evoluzione delle lesioni croniche, i cui risultati futuri potrebbero essere applicati alla progettazione degli studi clinici e, in definitiva, usati per migliorare l’assistenza ai pazienti.
“È un momento straordinario per la ricerca sulla SM, poiché stiamo assistendo all’incontro tra scienza medica e scienza computazionale. – ha dichiarato Shibeshih Belachew, MD PhD., Direttore della ricerca scientifica in Biogen Digital Health – Queste presentazioni sui nuovi strumenti di elaborazione delle immagini mediche e sulle soluzioni algoritmiche avanzate consentono di prevedere in tempi brevi la progressione della malattia, aprendo la strada a un’assistenza più precisa e personalizzata per le persone che convivono con la SM“.
Presentazioni di Biogen al Congresso AAN:
- Natalizumab Extended Interval Dosing (EID) Is Associated with a Reduced Risk of Progressive Multifocal Leukoencephalopathy (PML) Compared with Every-4-Week (Q4W) Dosing: Updated Analysis of the TOUCH® Prescribing Program Database – P13.010 – Mercoledì 6 aprile, 8-9 a.m. PDT
- Primary Results of NOVA: a Randomized Controlled Study of the Efficacy of 6-Week Dosing of Natalizumab Versus Continued 4-Week Treatment for Multiple Sclerosis – S14.005 – Lunedì 4 aprile, 4:18-4:30 p.m. PDT
- Effectiveness of Natalizumab Treatment in Patients with Early Relapsing-Remitting Multiple Sclerosis (RRMS) Who Were Treatment-Naive Versus Those Who Had Prior Disease-Modifying Therapy (DMT) Use – P6.006 – Domenica 3 aprile, 5:30-6:30 p.m. PDT
- Updated Real-World Analysis Affirms the High Persistence and Adherence Observed with Diroximel Fumarate in Patients with Multiple Sclerosis – P9.007 – Lunedì 4 aprile, 5:30-6:30 p.m. PDT
- Diroximel Fumarate (DRF) Has High Rates of Real-World Adherence and Persistence in Patients with Multiple Sclerosis (MS): Retrospective Claims Analysis – P9.008 – Lunedì 4 aprile, 5:30-6:30 p.m. PDT
- Diroximel Fumarate in Patients with Relapsing-Remitting Multiple Sclerosis: Interim Safety and Efficacy Results from the Phase 3 EVOLVE-MS-1 Study – P7.008 – Lunedì 4 aprile, 8-9 a.m. PDT
- Machine Learning-Based Detection of Slowly Expanding Lesions Using Radiomic Features from Cross-sectional Brain MRI – S26.004 – Mercoledì 6 aprile, 1:36-1:48 p.m. PDT
- Machine Learning-Based Prediction of New Multiple Sclerosis Lesion Formation Using Radiomic Features from Pre-Lesion Normal Appearing White Matter – S26.009 – Mercoledì 6 aprile, 2:36-2:48 p.m. PDT
- Exploring the Utility of MRI-Based ‘SuStaIn’ Disease Subtyping for Precision Medicine in Relapsing and Secondary Progressive MS – P15.002 – Mercoledì 6 aprile, 5:30-6:30 p.m. PDT
Informazioni su natalizumab
Natalizumab è un trattamento consolidato per il trattamento della sclerosi multipla recidivante (SMR) negli adulti, che ha dimostrato negli studi clinici di rallentare la progressione della disabilità fisica, ridurre la formazione di nuove lesioni cerebrali e ridurre le ricadute. Natalizumab è approvato in 80 paesi ed è stato impiegato nel trattamento di più di 240.000 pazienti, pari a più di 970.000 anni-paziente di esposizione tra impiego nelle prove cliniche e prescrizione di natalizumab ai pazienti.2
Natalizumab aumenta il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), una rara infezione virale opportunistica del cervello che è stata associata a morte o grave disabilità. I fattori di rischio che aumentano il rischio di PML sono la presenza di anticorpi anti-JCV, l’uso precedente di immunosoppressori e una maggiore durata del trattamento con natalizumab. I pazienti che presentano tutti i tre fattori di rischio hanno il più alto rischio di sviluppare la PML. La scelta di somministrare e proseguire il trattamento con natalizumab deve essere valutata dai medici, alla luce di questo rapporto rischio-beneficio.
Natalizumab aumenta anche il rischio di sviluppare encefalite e meningite causate dai virus dell’herpes simplex e della varicella zoster. Nel setting post-marketing di pazienti affetti da SM e in trattamento con natalizumab sono stati riportati casi gravi, pericolosi per la vita e talvolta fatali legati a questi virus. Nel setting post-marketing sono state anche riportate lesioni epatiche clinicamente significative, compresa insufficienza epatica acuta con necessità di trapianto. Altri eventi avversi gravi che si sono verificati in pazienti trattati con natalizumab comprendono reazioni di ipersensibilità (ad es. anafilassi), diminuzione della conta dei linfociti e infezioni, comprese infezioni opportunistiche e altre infezioni atipiche.
Informazioni su diroximel fumarato
Diroximel fumarato è un fumarato orale caratterizzato da una struttura chimica distinta rispetto a dimetilfumarato, approvato negli Stati Uniti per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla negli adulti, incluse la sindrome clinicamente isolata, la forma remittente recidivante e la malattia progressiva secondaria attiva. Una volta assunto, diroximel fumarato si converte rapidamente in monometilfumarato, ossia lo stesso metabolita attivo del dimetilfumarato. Diroximel fumarato è approvato in più di 30 paesi, ed è stato impiegato nel trattamento di più di 20.000 pazienti, pari a più di 15.000 anni-paziente di esposizione tra impiego nelle prove cliniche e prescrizione di diroximel fumarato ai pazienti.3
Diroximel fumarato è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo stesso (diroximel fumarato), al dimetilfumarato o a uno degli eccipienti di diroximel fumarato, nonché nei pazienti che assumono dimetilfumarato. Gli effetti indesiderati gravi di diroximel fumarato si basano sui dati ottenuti con il dimetilfumarato (che presenta lo stesso metabolita attivo di diroximel fumarato) e includono anafilassi e angioedema, leucoencefalopatia multifocale progressiva (una rara infezione virale opportunistica del cervello che è stata associata a morte o disabilità grave), diminuzione della conta media dei linfociti durante il primo anno di trattamento, herpes zoster e altre infezioni gravi, anomalie della funzionalità epatica e arrossamento. Gli eventi avversi più comuni, sempre determinati a partire dai dati del dimetilfumarato, sono stati rossore, dolore addominale, diarrea e nausea.
Informazioni su dimetilfumarato
Dimetilfumarato, un trattamento per le forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) negli adulti, è il farmaco per via orale più somministrato al mondo per la sclerosi multipla (SM) e ha dimostrato di ridurre il tasso di recidive della SM, rallentare la progressione della disabilità e agire sul numero di lesioni cerebrali nella SM, presentando un profilo di sicurezza ben caratterizzato sui pazienti colpiti da forme recidivanti di SM. Dimetilfumarato è approvato in 69 paesi ed è stato impiegato nel trattamento di più di 560.000 pazienti, pari a più di 1.100.000 anni-paziente di esposizione tra impiego nelle prove cliniche e prescrizione di dimetilfumarato ai pazienti.4
Dimetilfumarato è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo stesso (dimetilfumarato) o a uno degli eccipienti di dimetilfumarato. Sono stati osservati alcuni effetti collaterali gravi, come anafilassi e angioedema, nonché alcuni casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva, una rara infezione virale opportunistica del cervello associata a morte o disabilità grave, nei pazienti trattati con dimetilfumarato sullo sfondo di una linfopenia prolungata, anche se il ruolo della linfopenia in questi casi resta incerto. Fra gli altri effetti collaterali gravi figurano una diminuzione della conta linfocitaria media durante il primo anno di trattamento, herpes zoster e altre gravi infezioni, lesione epatica e anomalie della funzionalità epatica e rossore. Nelle prove cliniche, gli effetti collaterali più comuni associati a dimetilfumarato sono stati rossore, dolore addominale, diarrea e nausea.
Informazioni su Biogen
La nostra missione è chiara: siamo pionieri nel campo delle neuroscienze. Biogen ricerca, sviluppa e rende disponibili terapie innovative destinate alle persone che in tutto il mondo vivono con gravi patologie neurologiche e neurodegenerative, svolgendo la sua attività anche in aree terapeutiche contigue. Fondata nel 1978 da Charles Weissmann, Heinz Schaller, Kenneth Murray e dai Premi Nobel Walter Gilbert e Phillip Sharp, Biogen è una delle prime aziende globali nel campo delle biotecnologie. Oggi Biogen vanta un portfolio di farmaci ampio e diversificato nell’ambito delle terapie per la sclerosi multipla, ha introdotto il primo trattamento per l’atrofia muscolare spinale e sta rendendo disponibile negli Stati Uniti il primo e unico trattamento approvato in grado di agire su un meccanismo patologico caratterizzante la malattia di Alzheimer. Biogen inoltre commercializza biosimilari dei farmaci biologici avanzati, per malattie infiammatorie croniche immunomediate, quali artrite reumatoide, colite ulcerosa, malattia di Crohn e psoriasi, e si sta concentrando sull’ampliamento della pipeline che ad oggi risulta la più diversificata esistente nel settore delle neuroscienze, con il potenziale di trasformare lo standard di cura per i pazienti in diverse aree dove permangono elevati bisogni medici ancora insoddisfatti.
Nel 2020, Biogen ha lanciato un’iniziativa coraggiosa, che durerà 20 anni e a cui è stato riservato un investimento di 250 milioni di dollari, per affrontare le tematiche, profondamente interconnesse, del clima, della salute e dell’equità. L’obiettivo di Healthy Climate, Healthy Lives™ è di eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili da tutti i processi aziendali, costruire collaborazioni istituzionali per far progredire la scienza, con l’obiettivo di migliorare la salute umana e supportare le comunità meno abbienti.
Biogen – Dichiarazione Cautelativa
Il presente comunicato contiene dichiarazioni a carattere previsionale, incluse le dichiarazioni ai sensi della legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995, in merito ai potenziali benefici, sicurezza ed efficacia di natalizumab e diroximel fumarato; ai risultati di determinati dati del mondo reale; ai programmi di sviluppo clinico, trial clinici e readout dei dati e presentazioni; all’identificazione e trattamento della SM; al nostro programma di ricerca e sviluppo per il trattamento della SM; ai potenziali benefici delle tecnologie digitali sanitarie; e il potenziale del nostro business commerciale, inclusi natalizumab e diroximel fumarato. Tali dichiarazioni possono essere identificate da termini come “puntare”, “anticipare”, “credere”, “potrebbe”, “stimare”, “aspettarsi”, “prevedere”, “obiettivo”, “intendere”, “può”, “programmare”, “possibile”, “potenziale”, “sarà”, “sarebbe” e termini ed espressioni dal significato simile. Lo sviluppo e la commercializzazione dei farmaci includono un alto livello di rischio e sono una parte limitata di programmi di ricerca e sviluppo risultano nella commercializzazione di un prodotto. Non è opportuno fare indebito affidamento su queste affermazioni o sui dati scientifici menzionati.
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Riferimenti
- Lizán L, et al. Patient Prefer Adherence. 2014;8:1653-1664.
- Combined post-marketing data based on prescriptions and clinical trials exposure to natalizumab as of January 31, 2022.
- Combined post-marketing data based on prescriptions and clinical trials exposure to diroximel fumarato as of December 31, 2021
- Combined post-marketing data based on prescriptions and clinical trials exposure to dimetilfumarato as of December 31, 2021.